Principato di Monaco: priorità alla teleconsultazione medica

​A due settimane dalla fine del confinamento imposto ovunque alla popolazione per limitare la diffusione del COVID19, la priorità dell’amministrazione del Principato di Monaco non è imporre – magari iniziando agli ex-positivi COVID19 – d’indossare le mascherine di protezione una volta fuori le mura domestiche, bensì è ben altro. Già, perché la sua preoccupazione è assicurare ai residenti di Monaco di poter consultare in sicurezza i medici curanti. Tradotto: avete malattie, siete in cura o avete bisogno di una ricetta e non vi fidate di andare in sala d’attesa? Noi – Governo di Monaco – sappiamo come aiutarvi, e lo facciamo promuovendo massicciamente le indicazioni già impartite il 7 aprile, diventate ora una priorità per il Dipartimento della Sanità monegasca.

Parliamo, naturalmente, della tele-consultazione con il proprio medico curante o specialista che dovrebbe fornire a distanza i servizi essenziali alla salute nel quadro di una pandemia che necessita di limitare al massimo i contatti umani. Istruzioni e modalità delle tele-consultazioni mediche, indicate qui , permettono ai residenti di Monaco di poter continuare i trattamenti ‘a distanza’ con un servizio che non penalizzi il paziente ma nemmeno il medico curante. Attualmente in uso dal Centro ospedaliero Principessa Grace di Monaco, le video-consultazioni sono state impiegate principalmente per offrire soluzioni migliori ai propri pazienti indirizzati dall’ospedale verso l’IM2S o il Cardiotoracico. Il meccanismo però, prima di essere allargato al pubblico, ha necessitato di approvazioni e autorizzazioni rilasciate dall’Agenzia numerica della Salute francese nell’ambito della gestione della crisi covid-19. Di conseguenza, lo stesso principio è stato esteso anche al Principato di Monaco. I medici (ad ora sono poco meno di 15) che hanno scelto di poter far parte della lista dei referenziati, leggiamo nella nota, hanno dovuto fare una formazione di almeno 20 minuti per una presa in carico esauriente del paziente visitato a distanza attraverso un App che può essere caricata sui propri device. Tuttavia il pagamento della consultazione che non è gratuita ma rispetta i costi abituali, si effettua attraverso la compilazione di un modulo e, tramite messaggio elettronico, è possibile pure ricevere le ricette. Anche i rimborsi seguono la via digitale abituale. Ma cosa accade quando un paziente non è in grado di muoversi da casa, oppure se gli anziani residenti a Monaco non informatizzati o come si comporteranno i medici nei confronti di chi non dispone di strumenti adatti alla teleconsultazione? Non abbiamo, al momento, risposte chiare in questo senso perché l’attenzione del Governo di Monaco è più che altro rivolta sulla necessità di garantire al massimo la distanziazione fisica che non sanificare ufficialmente i locali frequentati dal pubblico. L’informativa inviata della direzione della Comunicazione, in questo senso, non lascia dubbi a qualunque interpretazione in quanto, in conclusione, ricorda che questo servizio di teleconsultazione medica via device “serve per mantenere le distanze fisiche necessarie alla protezione sia dei medici che dei pazienti ai quali la questo strumento deve diventare d’ora in avanti un sostegno per il futuro, anche in visita del deconfinamento”. A proposito, una domanda dai nostri lettori: vi risulta che i sorveglianti che regolano il flusso dei clienti all’interno dei supermercati, siano dotati di misuratore di temperatura corporea? Sarebbe un gesto semplice che, tranne in qualche immagine, non abbiamo ancora mai visto nel Principato di Monaco…

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