Monaco: tutti i numeri della pandemia Covid19, ad oggi…
A partire dallo scorso venerdì 12 febbraio, la direzione della Comunicazione locale, su richiesta del Governo di Monaco, diffonde settimanalmente un gazzettino con i dati che indicano la strategia inerente alla somministrazione dei vaccini in corso e, ogni lunedì, quella degli screening effettuati attraverso il Test Molecolare COVID-19 noto come PCR. A che punto siamo però?
Ricapitoliamo: erano circa 3000 i vaccinati che hanno manifestato la loro volontà di farsi vaccinare e correttamente registrati la fine dello scorso mese, secondo le stime desunte dai dati forniti dall’amministrazione di Monaco che, per l’occasione, spostava il Centro COVID19 nella sala Revel del Grimaldi Forum a partire dal 25 gennaio. Ora, secondo quanto appreso in questi giorni, fino a giovedì 11 febbraio sono state somministrate in totale 7.581 dosi, cioè l’equivalente del 19,9% della popolazione, mentre quelli che hanno ricevuto il richiamo sono 3.297, cioè il 43,7% della persone vaccinate. Tra questi anche persone che si sono candidate nonostante avessero contratto la Covid19 ed ancora in possesso degli anticorpi. Tecnicamente, però, il flusso degli individui che hanno chiesto volontariamente di farsi inoculare il vaccino Pfizer, se calcoliamo che la capienza del Grimaldi Forum di Monaco è di 600 persone al giorno, è ben sotto la media prevista al giorno, se non proprio la metà nei numeri sperati. Tra coloro che hanno già avuto la loro prima, e forse, seconda dose si devono contare i prioritari over 85 delle case di riposo, e poi gli altri, via via a scendere con l’età e secondo le categorie prioritarie. Le lettere recapitate agli over 65, inviate a fine gennaio, hanno però sollecitato una buona percentuale di residenti. Infatti, considerando che gli abitanti di Monaco (38100 secondo i dati IMSEE 2019) accoglie una popolazione relativamente vecchia, bisogna pensare che circa 19000 individui hanno più di 46,8 anni e una donna su due è almeno sulla cinquantina; inoltre l’età media dei monegaschi è di 44,3 anni, tanto che più di un monegasco su quattro ha più di 65 anni. Con questi numeri si suppone che una buona fetta di persone per adesso non si sono ancora manifestate perché non è ancora giunto il loro turno.
Inoltre, sempre il governo di Monaco ogni lunedì comunica sulla strategia di screening attuata nel Principato. Le cifre che seguono corrispondono al periodo tra l’8 febbraio e domenica 14 febbraio compreso e, da quanto ricevuto, si evince che la richiesta di PCR è destinata ad aumentare visto che le vacanze scolastiche debutteranno il 19 febbraio prossimo. In pratica sono state registrate 5422 persone testate.
Il tasso di positività, cioè la percentuale di test trovati positivi su tutti i test eseguiti è di 5,68%; il numero di casi positivi nel periodo 105; ma il tasso di incidenza, ossia il numero di casi di coronavirus positivi per 100.000 persone in un periodo di 7 giorni, è sceso a 276,32 (rispetto ai 436,84 della settimana precedente). Ancora un dato: al 16 febbraio, il bilancio sanitario del Principato di Monaco è di 1787 persone colpite dal coronavirus dall’inizio della crisi sanitaria, con 54 persone in cura al CHPG: 45 pazienti, tra cui 29 residenti, sono ricoverati e 9 persone, tra cui 5 residenti, sono in cura in terapia intensiva e 93 in cura a distanza. Quanti siano stati ricoverati in hotel, come misura annunciata alcuni giorni fa, non è affatto noto il loro numero. Comunque sia, con 21 morti in tutto dall’inizio della pandemia, e 1562 guarite, forse si giustifica il braccio di ferro tra la Francia e Monaco, il cui Governo non accetta imposizioni per i suoi spostamenti tanto da aver indicato, dallo scorso lunedì, nuove regole per il transito a nel Principato, come abbiamo indicato nell‘articolo accessibile cliccando qui e aggiornato il 16 febbraio secondo il testo indicato qui sotto.
‘Il governo monegasco prende atto dell’annuncio da parte delle autorità francesi dell’allentamento dei controlli sanitari per i residenti del Principato di Monaco che si recano nel Var. In concreto, come nel caso delle Alpi Marittime, i residenti del Principato di Monaco possono viaggiare nel dipartimento del Var senza test PCR, a condizione che il viaggio rimanga inferiore a 24 ore.
Si tratta di un’ulteriore distensione che è in linea con quanto il governo del Principe chiede alle autorità francesi. Il governo di Monaco annuncia che applicherà la reciprocità con i residenti del Var. In termini concreti:
- Chiunque venga dalla Francia a Monaco deve presentare un test PCR negativo entro 72 ore. Sono esentati da questa disposizione i pendolari, gli scolari e gli studenti, così come i residenti delle Alpi Marittime e del Var che vengono nel Principato per meno di 24 ore.
Il governo del Principe continuerà il dialogo costruttivo con le autorità francesi per eliminare il limite di 24 ore che limita gli spostamenti nel dipartimento del Var e nelle Alpi Marittime che costituiscono il bacino d’utenza di Monaco’.
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