Ti conosco…mascherina

Per questo nuovo Pizzino, la rubrica che il nostro Maurizio di Maggio cura da qualche numero, trattiamo dello strano caso delle…mascherine! E sì perché, riflettendoci su, ogni situazione potrebbe creare un’occasione anche…fashion. Sentiamo il suo podcast cliccando qui

Per la serie, mascherine su misura: questa ‘Made in Italy’ è firmata Atelier Cesaroni

Andando in giro in questi giorni io devo mettere il cappellino di RMC per farmi riconoscere! Sai, tra occhiali, il cappello e la mascherina non mi rendo conto di non essere riconoscibile quando entro in un negozio o in un locale! E questo è un guaio, soprattutto per le donne, lo realizzo adesso! Ed è per questo che ho visto un proliferare di mascherine colorate e griffate, il senso del volersi distinguersi non è stato cancellato dall’emergenza, anzi. Se tutti hanno la mascherina base, la chirurgica usa e getta bianca o di un insipido azzurrino, chi vuole farsi notare sceglie mascherine nere, per esempio. Ma comincio a vederne di leopardate, e anche con gli strasse, come quelle concepite da Stefania e Silvia Loriga, stiliste sarde che hanno trasformate le cinture e gli accessori in luccichii di cristalli Swarovski e che hanno applicato il loro stile alle mascherine sanitarie. Il risultato è fantasmagorico ma non so quanto sia pratico. Anche un’amica stilista di Ferrara, Renata Bignozzi, ha creato mascherine bellissime e pluriuso. Nei momenti di lockdown, a negozi chiusi, scommetto che non solo lei ma tutti i creativi e i designer del mondo si siano lanciati in produzioni alternative. Un’artista, Valeria Catania, ne ha create di bellissime con stoffe stampate dalle sue opere. La mascherina ti deve distinguere dall’omologazione. E poi, visto che la bocca e gran parte del viso sono coperti, sono gli occhi che vanno valorizzati con un trucco che esalti la profondità dello sguardo,come per le donne mediorientali che hanno occhi bellissimi e molto espressivi. Un amico medico, chirurgo di lungo corso, il dottor Sergio Orefice, mi raccontava che ai suoi tempi le mascherine per la sala operatoria le confezionavano le suore, creando una tasca di stoffa con elastici per le orecchie. Nella tasca, morbida ed adattabile al viso, si infilavano due ritagli di carta Scottex. Et voilà una mascherina che funzionava per tutto l’intervento, senza troppe certificazioni. Poi bastava cambiare i ritagli di carta….
Ed ora eccovi il link per accedere al podcast-PIZZIno #6 di Maurizio. Buon ascolto a tutti!
https://soundcloud.com/agence-monaco-presse-amp/qe-magazine-il-pizzino-di-maurizio-di-maggio-ti-conosco-mascherina

QE-MAGAZINE 2020 #19

QE-MAGAZINE è il primo ed unico settimanale digitale in italiano del Principato di Monaco (FacebookInstagram e Twitter) che propone anche una versione stampabile del magazine digitale ESCLUSIVAMENTE agli abbonati che ne facciano richiesta. Da seguire anche i video del canale YOUTUBE MonteCarloBlog

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