THE GREEN SHIFT FESTIVAL 2025: Tre giorni per sognare e costruire un futuro più green
A firmare l’articolo che segue, scritto dopo i 3 intensi giorni che hanno caratterizzato la terza edizione del Green Shift Festival, organizzato dalla “Fondation Prince Albert II de Monaco” è la nostra Koly Setten, che oltre ad un giornalismo più equo ed autentico sogna, come tanti giovani come lei, un futuro più green…

Dal 4 al 6 giugno 2025, Place Anne-Marie Campora a Monaco è stata il cuore pulsante di un sogno divenuto realtà: un mondo in cui arte e ambiente si fondono per immaginare e dare il via al cambiamento. Il Green Shift Festival, organizzato dalla “Fondation Prince Albert II de Monaco”, ha raggiunto la sua terza edizione, riunendo artisti, pensatori, cittadini, scienziati e visionari in un’unica, potente celebrazione della vita. Ecco qui di seguito il programma a cui ho assistito…


Mercoledì 4 Giugno – Benvenuti nel 2050
Il festival si è aperto all’alba, sulla promenade del Larvotto, con le respirazioni profonde e guidate di Lilian Durey. Due sessioni di mindfulness, offerte dalla Kate Powers Foundation, hanno permesso ai partecipanti di riconnettersi alla loro forza interiore, entrando in uno stato di coscienza propizio alla creazione di un futuro armonioso. Nel frattempo, un workshop professionale ha accompagnato le istituzioni culturali monegasche nella loro transizione ecologica. Con l’arrivo della sera, l’Happy Hour ha accolto S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, insieme a una folla entusiasta. Tutti hanno potuto scoprire progetti significativi come i ritratti d’anima di Maud Louvrier-Clerc, il design eco-consapevole di Bureau Walter e le innovazioni energetiche di SMEG. La giornata si è poi conclusa con la spettacolare serata “Benvenuti nel 2050”, orchestrata da Yasmina Auburtin, Mathieu Baudin e Hélène Binet, che ha proiettato il pubblico in un futuro dove la transizione ecologica è stata compiuta con successo.
Giovedì 5 Giugno – Nel cuore della vita
Il secondo giorno è iniziato con una rara e preziosa iniziazione al Qigong della Vitalità con il Maestro Ridha Lhiba. Parallelamente, gli studenti delle scuole superiori del Principato hanno partecipato a workshop sui mestieri del futuro, in partnership con makesense. L’Happy Hour serale è stato ancora una volta un festival nel festival: il collettivo Minuit 12 ha proiettato Océan, gli studenti dell’Accademia Rainier III hanno commosso il pubblico con Le chant des poissons, e l’Ocean Club di Climate Protectors Next Gen ha dimostrato che anche i più giovani possono diventare ambasciatori della vita. Le Healing Flags dell’associazione Aleksandr Savchuk hanno sventolato al vento, portatrici di messaggi di
resilienza e amore. Poi è arrivato uno dei momenti più potenti del festival: la conferenza-performance “Il capodoglio è un pipistrello come gli altri”. François Sarano e Laurent Tillon hanno unito scienza, poesia e sensibilità per farci percepire i legami invisibili che uniscono le specie. Marianne Leenart, dal canto suo, ha offerto una visione impegnata dell’eco psicologia. La giornata si è conclusa nella dolcezza e nelle vibrazioni profonde della sonoterapia di Dimitri Gueskine.
Venerdì 6 Giugno – L’Immagine come rivelatore
Ultimo giorno, ma non meno importante. Fin dal mattino, gli studenti dell’International School of Monaco hanno intervistato Angel Fitor, vincitore del Premio di Fotografia Ambientale 2025. Alle 18:00, il vernissage della mostra “Prix de Photographie Environnementale 2025”, organizzato dalla Fondazione Principe Alberto II, ha avuto l’onore di ospitare S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco. Le opere di Angel Fitor, esposte sotto gli sguardi esperti della giuria (Emanuele Biggi, Aaron Gekoski, Tom Gilks, Ralph Pace), hanno testimoniato con forza il potere della fotografia nell’accendere le coscienze. Infine, il festival si è concluso con un momento di grazia: la serata “Musica & ecologia”. Un vibrante appello artistico portato da Tom Frager, Hélène Vogelsinger, Arthur Lecercle e Magali Payen, che ha dimostrato come la musica possa diventare un’arma incredibilmente efficace per difendere il nostro pianeta.
Il Green Shift Festival 2025 ha dimostrato come un evento possa essere al tempo stesso festoso, profondo, politico e poetico. Ha riunito persone diverse, accomunate da un’unica intuizione: il futuro non si predice, si costruisce, e può essere bellissimo. Sguardi, idee, silenzi, movimenti, risate, musiche, colori e profumi del mare: tutto ha vibrato di vita, provando che non è stato solo un festival, ma un vero e proprio punto di svolta: un cambiamento, verde come la speranza.
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