Principato di Monaco: aspettando il dopo Brexit, arrivano i vigilanti

La Brexit, al Principato di Monaco, gli fa un baffo. E questo è un fatto. Però, è altresì vero che i tempi per concludere gli accordi di associazione tra il regno del Principe Alberto II e l’Unione Europea (UE) potranno dilatarsi senza però cambiarne la sostanza. Infatti, dalla domanda che ho rivolto all’ex Consigliere di Governo-Ministro degli Esteri Gilles Tonelli – che dal 21 ottobre scorso lavora come Ambasciatore-Consigliere Speciale in carica per le negoziazioni con UE, n.d.r. – è proprio questo che si evince: comunque vada, il Principato di Monaco tira dritto e non si guarda indietro. “Con la Brexit – dice Tonelli – fin dall’inizio abbia detto che, nel caso si fosse verificata l’uscita del Regno Unito dall’Europa, questo non avrebbe influito nei contenuti degli accordi in corso. Del resto le due situazioni sono senza dubbio radicalmente diverse: Monaco vuole avvicinarsi al mercato interno dell’Unione Europea mentre, dall’altro, gli inglesi vogliono abbandonarlo. È quindi possibile che le scadenze per giungere a una conclusione sull’esito delle discussioni su un accordo quadro di associazione possano essere allungate a seguito dei negoziati conclusivi tra l’UE e il Regno Unito ”. Quindi, in sintesi, per questo 2020 le cose, a Monaco, rimarranno così. Cambiano invece altre situazioni, decisamente locali, che permettono di far apprezzare ai residenti il meglio della qualità della vita nella loro città. Si tratta della già annunciata Unité de Préservation du Cadre de Vie’ ( UPCV ), ossia la creazione di una brigata composta da 10 agenti di polizia (7 uomini e 3 donne) posti sotto il comando di un ufficiale.

Présentation de la nouvelle Unité de Prévention du Cadre de Vie par M. Patrice Cellario, Conseiller de Gouvernement-Ministre de l’Intérieur. © Direction de la Communication/Manuel Vitali

Immaginateli come dei sorveglianti super-formati che, da inizio di questo mese, lavorano a stretto contatto con le altre unità amministrative ( a cui fanno capo il Consigliere di Governo -Ministro degli Interni Patrice Cellario) per garantire una migliore circolazione sulle strade del Principato di Monaco, ma anche per multare i pedoni che passano con il rosso o gli automobilisti che parcheggiano in doppia fila. E sono sempre loro, questi agenti della UPCV, che dalle 7:30 alle 19:30 devono monitorare irregolarità nei cantieri pubblici e privati presenti sul territorio. Tra i loro incarichi ci sono anche quelli di scrutare i marciapiedi, intercettare chi scarica illegalmente i rifiuti, che siano individui o aziende di Monaco; ed inoltre, grazie a mezzi di monitoraggio in remoto e di analisi congiunte in tempo reale provenienti dal Centro di supervisione e comando operativo della sicurezza pubblica (C.S.C.O.) e dal Centro integrato di gestione della mobilità (C.I.G.M.), i nostri eroi devono muoversi rapidamente per intervenire ovunque: in pratica 11 persone per poco meno di due chilometri quadrati hanno il non facile incarico di assicurare il rispetto delle regole e della civile convivenza. Perché con reprimenda e multe estese pure a chi non raccoglie gli escrementi dei propri cani o getta mozziconi di sigaretta per terra, l’amministrazione monegasca ritiene che questo sia il primo passo per tutelare ancora meglio i cittadini di Monaco! A fare da deterrente e per intercettare le persone incivili che passeranno da queste parti, allora, lunga vita alla nuova unità UPCV composta dai agenti di polizia che, sicuramente, saranno invidiatissimi dagli italiani ma anche dai francesi, suppongo. Ma riusciranno ad essere presenti ovunque siano richiesti ed applicare le ammende a tutti, senza eccezioni e senza sconti? Staremo a vedere. Intanto, da parte mia, vivi complimenti per l’iniziativa!…

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Una risposta

  1. 23/02/2020

    […] in tutti i paesi. Il nostro Maurizio Di Maggio, in questo nuovo podcast pubblicato nel numero #5 di QE-MAGAZINE , per il suo secondo PIZZIno ha scelto di ricordare la scomparsa di un medico eroe, Li Wenliang, un […]

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