Principato di Monaco, allerta per la sicurezza cittadina

Prevenire è la regola, nel Principato di Monaco, sia per assicurare il benessere dei suoi abitanti che per preservare la tanto preziosa qualità di vita. Tuttavia, nell’epoca del digitale e della globalizzazione, non sempre è possibile arginare delle derive criminali internazionali se queste prendono piede in maniera sistematica. Anche a Monaco, ebbene sì. Facciamo esempi concreti: l’allerta coronavirus, come è prevedibile, c’è anche qui ma non rappresenta un problema imminente.

Infatti, secondo quando pubblicato sul sito del Governo di Monaco, è stato sufficiente fornire le modalità da seguire in caso di situazioni sospette e la questione si chiude con eleganza, senza panico alcuno. Passiamo ora alle truffe via email e telefoniche, vecchie tanto quanto l’invenzione che ha reso famoso il nostro Guglielmo Marconi.

Da anni, purtroppo, il fenomeno continua ad esistere a causa di scaltri criminali che, presentandosi sotto le mentite spoglie di autorevoli personaggi e personalità del Principato di Monaco a cui hanno hackerato l’indirizzo della loro casella elettronica, cercano di sottrarre denaro ad ignari destinatari. Lo fanno anche al telefono, certo, e questo è più grave. Tuttavia, anche se la Direzione della ‘Sûreté Publique’ ed il suo massimo rappresentante, Patrice Cellario, consigliere del Governo – Ministro degli interni di Monaco, assicura che non sono stati segnalati nuovi casi da dicembre, il problema è complesso e si ripete con procedure standard.

Ma come funziona esattamente questo tentativo di frode ai residenti monegaschi? Allora, la nota della Direzione della Comunicazione chiarisce che “prendendo il numero dalla ‘directory’ o dalle pagine bianche e gialle di Monaco l’interlocutore-truffatore, presentandosi come ispettore fiscale o agente di polizia monegasco comunica dell’esistenza di un’ ammenda o una importante multa di natura fiscale per esempio. Con il pretesto di facilitare il saldo della somma dovuta tramite bonifico, lo scenario si svela poco dopo perché viene richiesto di aprire un conto all’estero a nome della vittima che, ad un certo punto, crede di rispondere alle domande dei loro consulenti bancari. Ed il gioco è fatto. Per questo E’ IMPORTANTE, in caso di una chiamata simile, di prendere tempo e non dare seguito ad alcun pagamento. Successivamente è necessario segnalare alla polizia monegasca (tel. 93.15.30.15) il fatto. Saranno poi gli agenti ad indirizzare il ‘potenziale’ truffato al dipartimento che si occupa di queste sgradevoli situazioni…

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Una risposta

  1. 25/02/2020

    […] tornare nel Principato di Monaco, la situazione è dunque in evoluzione e le misure di prevenzione comunicate ad inizio mese rimangono le stesse. Fondamentale, in questi casi, è essere […]

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