Nazioni Unite, emergenza Ucraina: Monaco partecipa alle riunioni straordinarie

Lo scorso 12 maggio i rappresentati del Principato di Monaco hanno partecipato a Ginevra alle riunioni straordinarie sulle conseguenze del conflitto in Ucraina, nell’ambito dell’iniziativa dell’OMS e del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.

Se sempre più frequentemente si parla principalmente delle conseguenze di un conflitto e non della necessità di porre fine ad esso potrebbe esserci una duplice interpretazione: che il conflitto tra Ucraina e Russia sia stia concludendo e quindi bisogna preoccuparsi di cosa accadrà dopo; oppure che ci sono talmente tanti problemi da risolvere che le Nazioni Unite filo americane ritengono necessario iniziare a trattare ora. Anche il Principato di Monaco, secondo quanto ha comunicato il suo Governo, ha preso parte a due incontri straordinari dedicati alle conseguenze del
conflitto in Ucraina. La sessione speciale del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite è stata organizzata il 12 maggio scorso, su richiesta di oltre 40 Stati, tra cui Monaco, e su iniziativa della stessa Ucraina mentre, il 10 maggio, cioè due giorni prima, si è tenuta una sessione del Comitato Regionale OMS per l’Europa per discutere della situazione sanitaria in Ucraina nei Paesi limitrofi. Tatticamente, leggiamo nella nota, l’OMS ha dispiegato personale in tutta l’Ucraina per fornire attrezzature, medicinali e ambulanze, e per coordinare il lavoro degli attori sanitari sul territorio, ma anche per mappare, registrare e documentare gli attacchi al sistema sanitario in corso. Nel suo discorso, il Direttore regionale, Hans P. KLUGE, ha elogiato il coraggio del personale medico e paramedico che opera direttamente nel territorio ucraino. A tal proposito, il Comitato regionale ha adottato una risoluzione, co-sponsorizzata dal Principato, con la quale ha espresso la propria solidarietà al popolo ucraino e ha condannato tutti gli attacchi perpetrati sia contro il personale che le infrastrutture sanitarie dentro cui operano. Per riprendere quanto è avvenuto il 12 maggio 2022 nel corso della sessione speciale tenutasi a Ginevra dal Consiglio per i diritti umani, si rende noto che questa organizzazione ha risposto alla richiesta avanzata dall’Ucraina e sostenuta da 16 Stati membri del Consiglio e da 40 Stati osservatori, tra cui il Principato di Monaco. In questa occasione, il Consiglio ha ascoltato l’Alto Commissario per i Diritti Umani, Michelle BACHELET, così come altri funzionari dell’ONU che hanno fornito informazioni dettagliate su gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale commesse in Ucraina a partire dalla
dall’inizio del conflitto. Il Consiglio ha inoltre ascoltato Emine DZHAPAROVA, Vice Ministro delle Relazioni esterne dell’Ucraina, che ha rilasciato varie dichiarazioni in videoconferenza da Kiev. Il dibattito che ne è seguito, si legge nel testo del comunicato inviato dal Governo monegasco, ha visto la maggioranza delle delegazioni ribadire la propria condanna delle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani commessi dall’inizio dell’offensiva russa, nonché le loro preoccupazioni, in particolare per quanto riguarda la crisi alimentare che ora si estende ben oltre l’Ucraina. Al termine della sessione, una risoluzione, presentata dall’Ucraina e co-sponsorizzato da molti Stati, tra cui il Principato, è stato adottato. La risoluzione invita la Commissione Internazionale d’Inchiesta sull’Ucraina a svolgere, nell’ambito del suo mandato, un’indagine speciale sugli eventi che si sono verificati nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Charkiv e Sumy.

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