Monaco Yacht Show: aspettando le novità…

Dal 25 al 27 settembre le banchine che circondano il Porto di Monaco, saranno la sede degli stand della 33a edizione del Monaco Yacht Show. Intanto noi, nel frattempo siamo stati al Cannes Yachting Festival di Cannes per visitare i superyacht Sanlorenzo. Di Massimo Cugnetto

La 47° edizione del Cannes Yachting Festival, che si è svolto dal 10 al 15 settembre scorsi, è tra gli appuntamenti più importanti a cui partecipano molti cantieri navali per presentare le loro preziose imbarcazioni e, in ordine di tempo, precede quello di Genova e Monaco, quest’ultimo in programma lo stesso mese, dal 25 al 28 prossimi. Recarsi a Cannes è comunque una bella esperienza e l’afflusso di pubblico lo dimostra: è notevole, con la città più viva e colorata che mai, continuamente rinnovata, seppur le note dolenti per chi arriva in auto, il problema del traffico e dei parcheggi durante i grandi eventi, qui, non sono più una novità. L’assenza di treni a fine giornata, che è al centro di polemiche, poi, non aiuta. Comunque sia è stato, come tutti gli anni, oramai. L’anno scorso il salone francese è stato onorato da 55.000 visitatori. Quest’anno c’erano  640 espositori e ben 700 barche ad accogliere gli appassionati del mare da ogni dove. Ottima organizzazione, sia sul piano della sicurezza che della logistica. Esposizione doppia tra il porto vecchio porto sulla Croisette, riservata ai Super Yacht a motore con una sorta di villaggetto per i tender e Port Canto sulla Baia di Cannes, quest’ultimo riservato prevalentemente alle barche a vela, anche se da quest’anno è stata creata la Power Boat Marina e uno spazio per brocheraggio e “giocattoli” costosi. Entrambi i porti collegati via mare tramite apposite navette con tempi d’attesa decenti: una navetta ogni 15 minuti e 10 minuti di navigazione. Sinceramente c’era di tutto, tutto ciò che si possa desiderare in mare, dai piccoli ai più grandi desideri e per tutte le tasche ,ma soprattutto per quelle piene. Vista la mia passione per la velo ho dedicato più tempo alla Sail Area dove ho regalato un po’ di piacere ai miei occhi visitando qualche giocattolo a vela visibili quasi sempre solo da lontano. Ho fatto una rapida visita ai brand più blasonati come Hanse, l’italiana Grand Soleil, la neoitaliana CNB, che costruiscono barche meravigliose, ma io, amando i catamaran,i ho preferito farmi rapire dalla bellezza del Moon Yacht, brand polacco di catamarani a vela di lusso che si distingue per il non badare a spese per la cura dell’eleganza e dei dettagli dei suoi esclusivi giocattoli ingombranti, il 7ty, che ho visitato e il 9ty rispettivamente da 18 e da 27 metri, bellissimi, lussuosissimi, tecnologici su cui però dubito della loro buona rivendibilità, mentre, andando a salutare un vecchio amico, Paolo Raybaudi del Team Lagoon, ho avuto il piacere di visitare il neonato di casa Lagoon ovvero il 55, che mi ha lasciato senza parole. Sicuramente non lussuoso come il Moon Yacht ma sempre degno di un uso sia personale che per charter, sempre immersi nel confort e sicurezza, con la qualità consolidata di un brand che rappresenta quasi la metà del mercato dei catamarani nel mondo e di cui non può minimamente spaventare la rivendibilità. Lo scorso anno avevo visitato il Seventy7, l’emozionante quanto esagerato, non plus ultra, di casa Lagoon. Ho voluto visitare anche il 51 che rappresenta la scelta a mio parere un più bilanciata. Nell’area riservata ai grandi Yacht non potevo mancare di andare a dare un saluto a Giuseppe Zecchin, General Manager in Costa Azzurra della Sanlorenzo, da anni oramai regina indiscussa degli yacht di lusso da 27 a73 metri. Quando senti il nome Sanlorenzo, sempre che tu sappia cosa sia, in automatico la mente si solleva e associa a quel nome la sensazione di esclusività, di eleganza, di tecnologia, di qualità, di innovazione. Vedendo gli stand Sanlorenzo letteralmente assaltati con lunghissime file di visitatori, ho immaginato l’enorme lavoro sulle spalle di Giuseppe che ho deciso di non disturbare e, annunciandomi mi faccio accogliere dai sorrisi di Nadia e Alessandra responsabili di Sanlorenzo nel Sanlorenzo Lounge a Monaco. In compagnia di Alessandra visitiamo una delle novità dell’anno, l’SP92, fratellino minore del già acclamato SP110. Un gioiellino di quasi 28 metri che ha catturato l’attenzione del pubblico ma anche di appassionati e esperti, grazie alla sua linea accattivante, all’eleganza senza tempo, ai dettagli ricercati e all’attento uso degli spazi senza sacrificare l’estetica. L’SP92 si distingue come un’evoluzione raffinata del design dell’SP110, mantenendo la qualità e l’innovazione che hanno reso celebre il suo predecessore. Con dimensioni più contenute rispetto al SP110, l’SP92 combina un aspetto moderno e dinamico con una funzionalità ottimizzata. Come Sanlorenzo sa, ogni dettaglio viene progettato con precisione, assicurando che il design elegante si accompagni a un’esperienza di navigazione eccezionale. Emozioni Signori. Gli interni, rifiniti con materiali pregiati e una cura impeccabile dei dettagli, offrono un ambiente di lusso che va al di là della concezione del lusso ordinaria. Qui abbiamo sofisticazione del lusso. La capacità di Sanlorenzo di combinare eleganza e praticità è evidente in ogni aspetto di questo yacht, rendendolo una scelta ideale per chi cerca il massimo del lusso e della funzionalità. Può sembrare usi parole ricercate, ma non è possibile descrivere altrimenti un prodotto del genere. Tanto il salone di Cannes, quanto quello di Monaco, rappresentano da sempre e per tutti una vetrina straordinaria, ma è innegabile che Sanlorenzo riesca a distinguersi e a ricevere sempre ampi consensi per tutte le sue creazioni esposte. Tengo a sottolineare come l’impeccabilità dello staff giochi un ruolo fondamentale nel successo dell’evento, infatti con i loro sorrisi accoglienti e la disponibilità a condividere dettagli tecnici e curiosità sui loro yacht, elementi ulteriormente apprezzabili al nuovo Sanlorenzo Lounge appena inaugurato a Cannes, dove si offre, a clienti e appassionati, un ambiente esclusivo e raffinato degni del Brand.

Quello di Monaco, invece, dal 25 al 27 settembre ospiterà anche la prima mostra “FLOW” dell’artista DOMINIK DRYGAS nella sede del gruppo, che si trova al 2 et 4, Rue Imberty (Villa Portofino). Si tratta di una installazione che comprende 6 opere realizzate per l’occasione, e la cui vendita all’asta sarà devoluta all’associazione FIGHT AIDS MONACO che quest’anno celebra 20 anni da quando è stata creata. “Questa mostra è un’occasione preziosa per sottolineare la lotta di S.A.S. la Principessa Stéphanie contro ogni forma di stigmatizzazione delle persone vulnerabili, in particolare di quelle che vivono con l’HIV. Una causa che difende da oltre vent’anni con FIGHT AIDS MONACO. Le opere di Dominik Drygas ci aiuteranno a rafforzare la nostra campagna di sensibilizzazione raggiungendo un nuovo pubblico… e fornirà un importante sostegno ai numerosi progetti gestiti dall’associazione”, ha dichiarato Christophe Glasser, neo direttore di FIGHT AIDS MONACO.

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