Monaco: un forum per animare il mercato del lavoro nel Principato

La visita del Ministro Orlando, organizzata due anni fa nel Principato di Monaco per legittimare il telelavoro dei pendolari italiani a Monaco e viceversa, si è finalmente concretizzata con la ratifica in Senato, nel corso dell’84a Seduta pubblica del ddl n. 538 che ha reso esecutivo l’Emendamento n. 1 alla Convenzione generale di sicurezza sociale tra la Repubblica italiana e il Principato di Monaco risalente al 12 febbraio 1982. Il tutto accade mentre Monaco lancia ufficialmente l’operazione Monaco pour l’Emploi

Siglata a Monaco il 10 maggio 2021 l’integrazione alla Convenzione generale sulla sicurezza sociale del 12/02/1982 tra il Principato di Monaco e la Repubblica italiana , finalmente è resa esecutiva. Combinazione questo avviene lo stesso giorno in cui (27 giugno 2023), nel corso di un’affollata conferenza stampa, il Governo monegasco ha lanciato una nuova iniziativa, la Monaco pour l’Emploi, un forum sull’occupazione previsto il prossimo 15 settembre di quest’anno, e poi ancora a marzo 2024. Se dunque, da una parte si è risolto l’annoso problema su come regolamentare il telelavoro dei dipendenti italiani assunti da aziende monegasche – e dei pochi monegaschi impiegati oltre frontiera – ecco che il Governo intende entrare in campo per normalizzare il mercato del lavoro invitando i professionisti dell’economia monegasca e le persone in cerca di lavoro a incontrarsi in una giornata unica organizzando una unica giornata risolutiva, un forum mai pensato prima. C’è da dire che, nel frattempo, ci si è resi conto che i bacino monegasco accoglie, oltre a circa 5000 pendolari italiani, in totale, contando i residenti ed i francesi di prossimità, è stata superata ampiamente la soglia dei 60.000 posti di lavoro nel settore privato, con alcuni settori professionali che già in uso altrove – vedi telelavoro – ha rimesso in gioco certi equilibri che solo facendo incontrare direttamente contrano difficoltà di reclutamento. La lezione impartita dalla pandemia, obbligando i lavoratori ad una modalità ‘virtuale’ ha giustificato un diverso approccio al lavoro che, evidentemente, le agenzie interinali non riescono ad intercettare.

Per questa ragione, hanno spiegato i rappresentanti del Governo di Monaco, in risposta alle aspettative espresse dai datori di lavoro, sono stati previsti:

• due tavole rotonde annuali per sviluppare il momento di scambio tra il Governo e i rappresentanti dei datori di lavoro;
• un indirizzo di posta elettronica ([email protected]) per raccogliere le candidature spontanee;
• una campagna di comunicazione, in tre lingue (francese, inglese e italiano), manifesti, digitale e stampa, per far conoscere il programma e per pubblicizzare l’incontro del 15 settembre;
• un portale per l’occupazione, che sarà pienamente operativo nel 2024, per riunire le offerte di lavoro e le candidature in pochi clic. Per quest’ultima proposta ci ha suscitato la curiosità del perché creare un nuovo sito e non integrare quello già esistente (clicca qui per accedervi). Questo proliferare di siti, come è accaduto durante la pandemia, ma anche di APP di servizio, non crediamo renda più facile l’accesso alle informazioni per gli utenti che non siano così avvezzi all’uso del web e degli smartphone. Ma di questo che ne occuperemo prossimamente.

Resta comunque evidente, secondo quanto indicato anche nel comunicato stampa, che l’occupazione sia una priorità per il l’esecutivo monegasco per continuare a sostenere il modello economico e sociale di Monaco, che è la principale attrattiva del Principato. Resta tuttavia nebuloso del perché il Principato non intenda aprire le porte alle libere professioni (avvocati, notai, commercialisti, architetti, medici) nemmeno in previsione di un accordo di associazione con l’Unione Europea.

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