Lista grigia: la mobilitazione del Principato di Monaco
A seguito al recente inserimento del Principato di Monaco nella lista grigia del GAFI, il Presidente del Consiglio Nazionale, Thomas Brezzo, e la Presidente del Comitato di Legislazione, Christine Pasquier-Ciulla, hanno incontrato, lo scorso 9 luglio, il Presidente dell’Association Monégasque des Activités Financières (AMAF), Robert Laure, e i rappresentanti* dell’Association Monégasque des Compliance Officers (AMCO) e, contestualmente, il Comitato di coordinamento e monitoraggio della strategia nazionale contro il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e la corruzione si è riunito per discutere il piano d’azione con il Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI). Monaco è stato inserito nella “lista grigia” del GAFI
Come è noto, Monaco è stato inserito nella “lista grigia” del GAFI. Nel corso di una riunione tenutasi lo scorso 10 luglio, il Consigliere – Ministro delle finanze e dell’economia di Monaco, Pierre-André Chiappori, ha sottolineato la necessità di continuare a impegnarsi per essere rimosso dalla lista entro il 2026. Il piano d’azione prevede il miglioramento della valutazione del rischio e della cooperazione con le autorità internazionali. A tal proposito Chiappori, che ha guidato la delegazione monegasca alla sessione plenaria del GAFI a Singapore, ha sottolineato il fatto che “La lista grigia non è una buona notizia, ma il GAFI ha comunque evidenziato i significativi progressi compiuti dal Principato. Tutti gli operatori della piazza finanziaria monegasca devono quindi continuare a impegnarsi affinché il Principato sia rimosso dalla lista grigia in occasione della sessione plenaria del GAFI del giugno 2026”. §Inoltre, precisando una nozione talvolta ripetuta dai media, secondo la quale “Monaco è stato attenzionato per il riciclaggio delle frodi fiscali all’estero”, lo stesso Chiappori ha affermato: “Questo è assolutamente falso. Quello che ci viene chiesto è di affinare la nostra mappatura dei rischi legati al riciclaggio delle frodi fiscali all’estero, adottando una metodologia più precisa”. Pare quindi fondamentale instaurare un dialogo continuo tra il governo e tutti i settori interessati dal processo di monitoraggio. D’altra parte, a causa dell’inserimento del Principato di Monaco per almeno 18 mesi, termine entro il quale si dovrà legiferare e rendere esecutivo tutta una serie di modifiche per ritornare nella lista bianche del GAFI, i rappresentanti del Consiglio Nazionale hanno deciso di comprendere al meglio le esigenze degli attori economici che vivono e lavorano nel Principato, per elogiare la professionalità degli operatori del settore e per sottolineare gli sforzi compiuti negli ultimi anni. E, per limitare l’impatto di questa decisione ed intraprendere azioni correttive che dovranno essere intraprese per uscire dalla lista grigia, si è inoltre discusso delle misure da attuare per limitare l’impatto economico-finanziario di questa decisione. Secondo la nota stampa, a tal fine, il Presidente dell’emiciclo, Thomas Brezzo, ha ribadito che il Consiglio nazionale, come ha fatto dal 2018, ‘continuerà a lavorare per supportare e accompagnare i professionisti e le e le associazioni interessate dall’applicazione dei testi relativi alla lotta al riciclaggio di denaro’. Nelle prossime settimane si prevedono ulteriori incontri per affrontare al meglio la tematica e capire se e quali siano le azioni da intraprendere in questo periodo…
*Emmanuel Montigaud, presidente dell’AMCO;
François Poher, vicepresidente dell’AMCO;
Alexandre Pechenet, Tesoriere dell’AMCO;
Richard Marcon, amministratore dell’AMCO.
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