Le nuove misure anti-Covid19 del Governo di Monaco
Nel corso della riunione stampa organizzata nel pomeriggio del 5 gennaio, il Primo Ministro di Monaco Pierre Dartout, il Consigliere Ministro della Sanità Didier Gamerdinger ed alcuni rappresentanti delle autorità locali, hanno comunicato le nuove misure prese dall’amministrazione per limitare ancora di più la diffusione della coronavirus. Tra le novità la chiusura delle sale da sport e l’interdizione di attività sportive fino al 27 gennaio (divieto non valido per i coach) e, per le persone positive al virus, la possibilità di alloggiare presso un hotel per non contagiare altri membri della famiglia
L’evoluzione della situazione sanitaria negli ultimi giorni mostra una circolazione attiva del virus nel Principato di Monaco. Le vacanze di Natale, che certamente hanno favorito le interazioni sociali, si stanno concludendo ma il numero di persone che risultano positive è continua ad aumentare. Ad oggi, 5 gennaio 2021, siamo al record di 30 malati Covid19 registrati, portando il bilancio a 947 persone che hanno contratto la malattie ( e di questi 763 sono guariti); a 22 persone ricoverate al Centro Ospedaliero Princesse Grace di Monaco, di cui 3 residenti + 3 pazienti dei paesi limitrofi sono in rianimazione; e a 108 persone seguite a domicilio.
Tuttavia, leggiamo nella nota stampa, si ritiene che quest’ultimo dato sia da mettere in relazione anche al massiccio dispiegamento di test effettuati a Monaco. Infatti, nel corso delle due ultime settimane, sono stati effettuati ben 7000 PCR e test antigenici. Il dato più preoccupante, però, si riferisce a quello della settimana che va dal 28 dicembre al 3 gennaio, ove la percentuale del 7,66% delle analisi si riferisce a positivi al coronavirus. Le misure adottate a monte dal Governo del Principato in consultazione con il Consiglio Nazionale di Monaco, vogliono comunque implementare lo screening su larga scala, passando ora ad una media di 16.000 test ogni 100.000 abitanti/l’anno. Il Governo di Monaco, prosegue il testo, incoraggia ogni residente o dipendente che abbia viaggiato all’estero si fare un test di controllo: il call center Covid-19 è disponibile ad accogliere le richieste come indicato cliccando qui. Intanto è stata lanciata, sempre su base volontaria, una grande campagna di screening tra il personale docente e gli studenti delle scuole del Principato di Monaco. Inoltre il Governo ha richiesto un confronto tra i membri eletti del Consiglio nazionale nell’ambito della riunione della Commissione mista di sorveglianza Covid19 organizzata lo scorso lunedì 4 gennaio, per stabilire una serie di misure supplementari rispetto a quelle già in vigore come, ad esempio, la recente misura che limita l’accesso ai ristoranti del Principato solo a coloro che a Monaco ci lavorano o vivano. Al fine di assicurare lo stretto rispetto della norme, come richiesto dal Comitato misto, un maggior controllo sarà effettuato, con sanzioni previste ai trasgressori. Inoltre, e sempre per limitare la circolazione delle persone nel Principato, il Governo, d’accordo con la delegazione del Consiglio Nazionale, ha raccomandato il ricorso rafforzato al telelavoro, tanto nel settore privato quanto in quello pubblico. L’obiettivo è quello di ridurre l’afflusso di persone provenienti dall’esterno del Principato e allo stesso tempo il mantenimento dell’attività economica. Nello specifico, per quanto riguarda l’amministrazione, il telelavoro sarà sistematico a partire dal fine settimana per tutti i servizi, pur mantenendo l’accoglienza del pubblico. Per il settore privato, quando la natura dell’attività del dipendente è compatibile con le sue mansioni ed il datore di lavoro è in grado di fornirgli l’attrezzatura necessaria per lavorare a casa, il telelavoro, d’accordo con il dipendente, è preferibile a patto che non sia soggetto ad un’interruzione del lavoro. Più precisamente, solo se la presenza sul luogo di lavoro non è necessaria, lo smart working è fortemente consigliato.
Queste disposizioni saranno oggetto di comunicazioni emanate dal Governo di Monaco ai tutte le entità del Principato. Quanto, invece, alla nuova chiusura dei locali sportivi, le piscine, e più generale al divieto di praticare sport in ambienti chiusi, compresi le palestre scolastiche, tale misura è attiva da oggi 6 gennaio e per tre settimane (fino al 27 gennaio compreso), con l’unica eccezione concessa agli allenatori sportivi che possono fornire lezioni private limitate a una persona alla volta (all’interno e all’esterno di una struttura). Su questa decisione la maggioranza dei rappresentanti del Consiglio Nazionale di Monaco non erano d’accordo in quanto (cit.) la pratica dello sport è un elemento essenziale per la salute delle persone che vi praticano, e quindi per la salute in generale. Per le autorità sanitarie locali, invece, nonostante un rigoroso protocollo sanitario applicato, l’attività l’attività fisica intensiva in uno spazio chiuso è una pratica rischiosa. Tra le novità attese, il Governo del Principato ha finalmente comunicato dell’opportunità di trascorrere la quarantena – se testati positivi al Covid19 e residenti nel Principato di Monaco – presso una stanza d’hotel per evitare di contaminare altri membri della famiglia. Infine, il Comitato misto di sorveglianza ha affrontato anche la questione dei vaccini. Il protocollo di vaccinazione per la campagna, già iniziata la scorsa settimana, ha debuttato, come abbiamo indicato nell’articolo accessibili cliccando qui, per vaccinare le persone di età superiore ai 75 anni che hanno espresso volontariamente la loro adesione (800 fino ad ora, fonte Monaco Matin). Nei prossimi giorni la stessa procedura toccherà agli individui 65 sarà invitata così come il personale sanitario, quest’ultimo contattato in via prioritaria. I partecipanti al Comitato misto hanno concordato unanimemente che la vaccinazione su base volontaria è l’unica misura in grado di fornire una reale protezione alla popolazione del Principato. Il problema, qui a Monaco come altrove, è la libera circolazione delle persone che comunque non è possibile limitate più di tanto…
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Una risposta
[…] secondo modalità ancor più stringenti rispetto a quanto era stato prescritto il mese scorso (cliccare qui per vedere l’articolo). Ma non ci si ferma […]