Il rover lunare MONA LUNA supera con successo i primi test di guida
Il rover lunare europeo MONA LUNA ha completato con successo la sua prima campagna di test dinamici, confermando le sue capacità di adattamento a terreni complessi e avvicinando l’Europa a un ruolo sempre più centrale nell’esplorazione della Luna. Le prove si sono svolte presso il centro LUNA dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a Colonia, uno dei siti di riferimento per la simulazione delle condizioni lunari


A cinque mesi dalla presentazione ufficiale al Paris Air Show, il veicolo sviluppato da Venturi Space ha dimostrato prestazioni superiori alle attese, affrontando senza difficoltà suoli incoerenti, forti pendenze e ostacoli rocciosi. Grazie a un sistema di trazione integrale e sterzatura sulle quattro ruote, unito a una sospensione a smorzamento passivo, MONA LUNA è riuscito a salire e scendere pendii fino a 33 gradi, superando gli obiettivi iniziali del programma. I risultati dei test confermano in particolare l’efficacia delle ruote iper-deformabili, già sperimentate tra il 2022 e il 2025 nei test condotti dalla NASA: un’ampia superficie di contatto con il suolo, trazione superiore alle previsioni, elevata stabilità dinamica e ottime prestazioni dei sistemi elettronici di bordo. Elementi chiave per operare in sicurezza sul regolite lunare ed evitare il rischio di insabbiamento. I test hanno evidenziato in particolare l’elevata efficacia delle ruote capaci di adattarsi al regolite e di “galleggiare” sulla superficie. Una caratteristica fondamentale per evitare l’insabbiamento, come ha sottolineato Antonio Delfino, Direttore degli Affari Spaziali di Venturi Space: «Queste prove erano dedicate principalmente alla locomozione. Volevamo capire come MONA LUNA si comporta su terreni sciolti, in pendenza e in presenza di ostacoli significativi. I risultati superano le nostre aspettative».

MONA LUNA, con un peso di 750 kg estendibile fino a una tonnellata, è stato progettato con un duplice obiettivo: l’esplorazione scientifica della superficie lunare e la validazione di tecnologie strategiche per una mobilità sostenibile sul nostro satellite. Il progetto è il risultato di una collaborazione industriale europea che coinvolge i poli Venturi di Monaco, Svizzera e Francia, impegnati congiuntamente nella progettazione, assemblaggio e test del rover. Alcune delle tecnologie sviluppate per MONA LUNA saranno impiegate già dalla prossima estate su un altro rover, FLIP, realizzato dalla statunitense Venturi Astrolab, partner strategico di Venturi Space. I due veicoli condividono componenti fondamentali come ruote, batterie, sistemi termici e la carrozzeria firmata dal designer Sacha Lakic, oltre a un innovativo sistema meccanico per l’uscita dal lander lunare. Parallelamente allo sviluppo tecnologico, Venturi Space guarda al futuro con l’avvio, nella primavera del 2026, della costruzione di un grande sito industriale a Toulouse, a pochi passi dal CNES. La struttura, oltre 10.000 metri quadrati, ospiterà dal 2028 circa 150 ingegneri dedicati alla progettazione e produzione del rover, in stretta sinergia con le sedi svizzere e monegasche

«Sono rimasto colpito dal modo in cui MONA LUNA ha affrontato un terreno così impegnativo», ha dichiarato Daniel Neuenschwander, direttore dell’esplorazione umana e robotica dell’ESA, sottolineando il potenziale del progetto per le future missioni europee. Un entusiasmo condiviso dal presidente di Venturi Space, Gildo Pastor, che parla di un risultato che rappresenta «solo l’1% di un viaggio che, auspicabilmente, porterà l’Europa sulla Luna». Con questi primi test superati, MONA LUNA si conferma come uno dei progetti più promettenti della nuova generazione di rover lunari europei, aprendo la strada a una presenza tecnologica stabile e competitiva dell’Europa nell’esplorazione spaziale.
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