Il ricco e emozionante week-end in Toscana del Principe Alberto II di Monaco
Nel corso dell’appena trascorso week-end il Principe Alberto II si è recato in Toscana per eventi culturali e commemorativi, tra cui una visita al santuario de La Verna e a Rondine, Cittadella della Pace…
Il 14 settembre 1982, in un drammatico incidente d’auto, perse la vita la Principessa Grace di Monaco. Quest’anno per il Principe Sovrano, questa data sarà ricordata perché, lo stesso giorno, si è recato in compagnia della moglie. la Principessa Charlene, prima all’isola di Saint-Honorat, per la benedizione di due campane, per poi partire subito dopo in Toscana. Al suo arrivo, accompagnato da Sua Eccellenza Anne Eastwood, Ambasciatore di Monaco in Italia, e da altre autorità locali, si è recato al santuario de La Verna, immerso nella foresta verdeggiante del Casentino, dove San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate il 17 settembre 1224. In occasione delle celebrazioni di questo ottocentenario, S.A.S. il Principe, la Sua visita ha poi assunto una dimensione molto intima in quanto in questa chiesa la Principessa Grace, accompagnata da sua figlia maggiore, la Principessa Carolina, si recò durante un pellegrinaggio degli scout monegaschi al santuario nell’estate del 1968. Il giorno seguente, invece, SAS il Principe Alberto II di Monaco sarà ricordato per essere stato il primo sovrano a recarsi nel borgo fortificato della Cittadella della Pace e a incontrare i futuri leader della pace. In questa occasione ha avuto modo di apprezzare Rondine, creata nel 1998 dallo psicologo Franco Vaccari, per il suo approccio unico nel sostenere la trasformazione dei conflitti a livello globale. L’incontro, già annunciato nel mese di luglio, ha assunto un’importanza strategica poiché ha rafforzato gli accordi che il Principato ha stretto con questa struttura nel 2015. Inoltre la Sua visita potrebbe aprire opportunità per i giovani monegaschi di essere accolti nei vari corsi di studi previsti e nei in un campus, dove gli allievi vengono formati al dialogo e alla conoscenza dell’altro secondo un metodo originale di «trasformazione creativa dei conflitti», parallelamente al percorso accademico esterno. Sempre affiancato da Anne Eastwood, Ambasciatrice di Monaco a Roma, assieme al Console Onorario del Principato di Monaco a Firenze, Alessandro Antonio Giusti, il Principe ha poi pronunciato un discorso a conferma che il Suo paese sostiene da molti anni l’azione di questa associazione, della quale ha adottato lo scorso anno l’appello «Leaders for Peace» lanciato alle Nazioni Unite per incoraggiare tutti i paesi a investire nella formazione di futuri leader mondiali di pace e a educare le giovani generazioni ai diritti umani già a partire dalla scuola.
“Sono profondamente colpito dall’unicità di Rondine e dal suo approccio creativo come strumento per sostenere la trasformazione dei conflitti su scala globale”, ha affermato il Sovrano che ha aggiunto: “Voglio lodare Rondine per le sue eccezionali iniziative e il suo impegno, qui in Italia e a favore della pace nel mondo. Attraverso il suo programma principale, la “World House”, Rondine contribuisce a abbattere barriere, pregiudizi e incomprensioni. Accogliamo con favore tutte le iniziative che promuovono una cultura di tolleranza, dialogo, fiducia, riconciliazione e pace duratura. Monaco è fermamente impegnato a favore della pace, dello sviluppo sostenibile per tutti e del rispetto dei diritti umani in tutti i paesi”. “Rondine ringrazia per il grande onore ricevuto dal Principe Alberto II di Monaco perché, nonostante abbia già ricevuto le visite dei Capi di Governo, è la prima volta che riceve la visita di un Capo di Stato – ha detto il Presidente Franco Vaccari – è il frutto anche di una collaborazione generosa con la comunità monegasca e il Principato. La Coopération monégasque au développement sostiene i giovani di rondine da alcuni anni. Speriamo che questa visita possa rafforzare i legami di collaborazione di amicizia col Principato e speriamo che Sua Altezza abbia aperto una strada per tanti giovani, anche del Principato, che possano venire qui a studiare: sia ai giovani dei licei sia ai giovani dell’università per fare la formazione con il Metodo Rondine che oggi con la sua presenza riceve il conforto e un grande nuovo riconoscimento”.
La visita alla Cittadella, illustrata da Adeline, studentessa Kosovara che ha dato il benvenuto a nome di tutti i giovani della Cittadella, e da Georges Théodore Dougnon – ex studente maliano di Rondine, vicepresidente di Rondine International Peace Lab, il network internazionale degli alumni di Rondine -, ha permesso alla delegazione di apprezzarne la storia ed i valori, e si è conclusa con un pranzo nella locanda di Rondine in presenza degli studenti e dei benefattori. Per saperne di più di questo importante appuntamento, o per contribuire concretamente alla causa, cliccare qui (Foto: copyright Axel Bastello/Palais Princier)
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