I restauri del Palazzo di Monaco: se ne parla anche sul settimanale OGGI

Come molti di voi sanno, esattamente dopo due anni dalla loro chiusura, dal 1 luglio i Grandi Appartamenti del Palazzo di Monaco sono nuovamente accessibili al pubblico che troveranno alcune novità nel percorso e sui soffitti rinascimentali…

E’ una piccola comunità autonoma e motivata, una vera e propria equipe esperta ed appassionata che, dal 2013 (anno in cui hanno avuto inizio i lavori di ristrutturazione e restauro ecosostenibili e rispettosi dell’ambiente) si è concentrata sul recupero dei fregi delle facciate del Palazzo di Monaco (quelle che si affacciano sulla Corte d’Onore). Tutti insieme, appassionatamente diretti da Christian GAUTHIER, si sono avvicendati sulle impalcature e all’interno di un laboratorio effimero dove, solo recentemente, sono stati creati ex-novo palette di colorati pigmenti e tempere originati da materiali naturali da impiegare sugli affreschi che continuano ad emergere ancora oggi in alcune sale del Palazzo, in particolare quella intitolata Luigi XIII, attualmente occultata da teli. Il loro, quello di questi esperti, per lo più donne di varie nazionalità (di cui 4 italiane) è un lavoro minuzioso, di grande precisione, dove laser, scalpelli e pennelli rappresentano le loro bacchette magiche, strumenti impiegati per riportare alla luce i celati affreschi risalenti al Rinascimento, molto probabilmente appartenenti alla scuola raffaellita genovese. E’ infatti proprio nella capitale ligure che spiccano opere dai tratti simili, presenti ancora oggi sulle pareti e soffitti dei palazzi nobiliari come quelli dei Doria, per esempio, famiglia con cui i Grimaldi di Monaco si è imparentata nel 1523, benché Bartolomeo Doria fosse reo dell’assassinio dello zio (fratello della mamma) Luciano Grimaldi.

In merito all’ ultima visita che abbiamo effettuato in alcuni saloni dei Grandi Appartamenti, ritroverete un ampio articolo sulle pagine del noto settimanale OGGI in edicola in questi giorni. Se questo reportage è stato realizzato, però, è solo grazie al direttore dell’ufficio stampa del Palazzo di Monaco, Nicolas Saussier che, per una intera giornata, ci ha permesso di colloquiare con Julia Greiner, restauratore responsabile, Eleonora Cerra, restauratrice responsabile della pulitura laser e Carolina Vatteroni (restauratrice e responsabile acquarelli). In qualche modo loro solo le fate di una specie di magico container in cui si svolgono attività proprie della Sovraintendenza delle Belle Arti. Infatti, con il loro lavoro ricerca coadiuvate da altre colleghe stanno gettando le basi per creare un’entità in grado di tutelare e normare il patrimonio artistico presente sul territorio. Il risultato finale di questo ciclopico restauro si potrà ammirare non prima del 2025, ma fino ad allora potrebbero emergere altre sorprese, forse. Intanto, già ora quello che si può ammirare, camminando osservano i soffitti ma anche il pavimento, visto che il rivestimento è stato riportato allo stato originale, è grandioso, con oltre il 90% del percorso accessibile al pubblico per un totale di 21 sale. Insomma, tanta roba, davvero…

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Una risposta

  1. 09/04/2023

    […] del Palazzo dei Principi di Monaco, già lo scorso anno, in un reportage pubblicato sul settimanale Oggi il 14 agosto scorso. Ed ora, dopo ulteriori scoperte, il 2 aprile le rinnovate sale sono accessibili […]

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