Gran Premio di Monte Carlo: Charles Leclerc ci riprova a…casa sua

Quali saranno i momenti salienti del Gran  Premio di Monte Carlo che, quest’anno, raggiunge il traguardo della sua 80a edizione? Sicuramente tanti ma, intanto vi raccontiamo che…

La Fanzone, aperta liberamente al pubblico, ha preso possesso della Place d’Armes, rimpiazzando il mercato degli ortolani e dei fiori, spostato altrove, come vi abbiamo già indicato in un altro articolo (clicca qui per leggerlo) Ad inaugurarla il sorridente Arthur Leclerc che, come una vera star, ha concesso selfies e autografi ai suoi fans accalcati sotto il palco su cui, in questi giorni, si produrranno gruppi musicali, ma anche presentazioni e incontri con i piloti.

Tuttavia, ai meno osservatori consigliamo di dare un’occhiata in giro per la città. La novità è che il profilo del Principe Ranieri III spicca su molte bandiere e i cartelloni. L’occasione, suggellata da questa importante operazione di comunicazione, è la grande festa organizzata per i monegaschi il 31 maggio in occasione del centenario della sua nascita. In termini di visibilità la figura del Principe ‘costruttore’ compete con quello del pilota Charles Leclerc, beniamino della popolazione locale. Con l’esortativo DAGHE (forza in monegasco), la sua foto campeggia un po’ ovunque, perché sì, sarebbe un sogno vedere un monegasco sul podio. Non accade dal 1931, quando Louis Chiron, a bordo della sua monoposto Bugatti, vinse la gara cittadina. Anche lui, come Charles e Arthur al debutto in Formula 2, era nato a Monaco. Ma allora la Scuderia Ferrari non aveva ancora preso parte alla competizione, poiché è solo il 9 luglio dello stesso anno che sarebbe entrata ufficialmente in questo campionato ideato principalmente per testare i motori delle vetture prima di metterle in commercio. Ma questa è un’altra storia.

© Scuderia Ferrari Press Office

Torniamo a noi. Tante le aspettative e qualche certezza quest’anno, come il fatto che al Gran Premio di Monte Carlo, più che altrove, sono i piloti, il meteo e la fortuna a fare la differenza. Ne è consapevole il nostro Charles che, sperando nel bel tempo, conta di essere all’altezza della situazione. ‘Sapendo come vanno le cose, alla monoposto SF-23 non sono state apportate alcune modifiche, almeno evitiamo incertezza dovute a modifiche tutte da testare’ ha detto ai media monegaschi invitati il 25 in tarda mattinata nel paddock del Cavallino Rampante. Per quanto le monoposto della Red Bull che quelle dell’Aston Martin sono una minaccia per la Ferrari, la gara è tutta da costruire. Indovinare la mescola delle gomme, per esempio, è un aspetto da non trascurare, così come ottenere la pole. Leclerc le ha conquistate nelle ultime due edizioni. Eppure non è bastato. “Come ho sempre detto, amo la Ferrari, ho sempre sognato di essere un pilota Ferrari e ora mi trovo in questa posizione da sogno. Ma non per questo devo nascondere il fatto di non essere soddisfatto della nostra situazione, nemmeno il team Ferrari lo è. Come sempre ce la metterò tutta per dare il massimo, ben consapevole che questo circuito non regala nulla, è complesso, ma non impossibile” ha sottolineato il pilota. “Al momento è difficile fissare degli obiettivi precisi, perché dall’inizio della stagione siamo stati incostanti .Ora, la cosa più importante è migliorare la vettura che deve essere performante in tutte le condizioni, benché Red Bull è decisamente superiore per prestazioni”. Nessuna maledizione – a dire il vero a queste cose non ci crede – se fino ad ora Leclerc a Monaco non ha avuto molta fortuna, perché in fondo è ben consapevole che qui tutto è possibile. “Mio padre era pilota, avere entrambi i figli sulla pista di casa era un suo sogno” ha aggiunto. E quando gli abbiamo chiesto cosa avrebbe consigliato al fratello che per la prima volta corre anche lui su questo circuito, ma in F2, ha detto, sorridendo: “Gli ha consigliato di proteggersi il più possibile dalle sollecitazioni esterne. A Monaco è facile essere sovraccaricati da amici, parenti e si rischia di perdere tempo e di perdere la concentrazione se non si è ben organizzati. Bisogna anche andare per gradi, perché qui siamo a casa, c’è molta eccitazione e voglia di fare bene. Ma nei circuiti cittadini bisogna prendersi il tempo necessario​. Qui poi, dopo i primi 10 giri sembra di avere tutto sotto controllo e poco dopo ci si accorge di aver perso secondi importanti. Non bisogna dare mai nulla per scontato​”. Parlava per Arthur, Charles, ma forse era un monito per lui stesso…

80° GRAN PRIX DE MONACO, le programme du Vendredi 26 mai 2023
7h30 : fermeture du circuit
11h10 à 11h26 : Formule 3 (groupe A), qualifications
11h34 à 11h50 : Formule 3 (groupe B), qualifications
13h30 à 14h30 : Formule 1, essais libres 1
15h10 à 15h26 : Formule 2 (groupe A), qualifications
15h34 à 15h50 : Formule 2 (groupe B), qualifications
17h00 à 18h00 : Formule 1, essais libres 2
18h45 à 19h15 : Porsche Mobil 1 Supercup, qualifications
21h00 : ouverture du circuit

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