Festival internazionale della televisione a Monaco: una 64a edizione spumeggiante

Lo scorso venerdì 13 giugno si sono accesi i riflettori del glamour monegasco e si è alzato il sipario sulla 64ª edizione del Festival della Televisione di Monte-Carlo, in programma dal 14 al 18 giugno 2025. Articolo firmato da Koly Setten

Ancora una volta, il Grimaldi Forum si è trasformato nel cuore pulsante della televisione mondiale, celebrando le produzioni più innovative e i talenti più brillanti del panorama internazionale. Davanti a un pubblico internazionale e un parterre di celebrità, il principe Alberto II di Monaco ha inaugurato il festival con un discorso sincero e appassionato: «Questo è il luogo dove le migliori produzioni internazionali si incontrano, dove la televisione mostra il suo volto più umano e potente». Accanto a lui, i nipoti Camille Gottlieb e Louis Ducruet, e star del piccolo schermo come Ingrid Chauvin, Jean-Luc Reichmann, Michèle Bernier, Rachel Griffiths e Morris Chestnut hanno sfilato sul suggestivo tappeto blu, simbolo dell’eleganza sobria e della visione contemporanea di un festival che, pur nella tradizione, guarda sempre avanti. Per la prima volta, le due giurie principali sono state guidate da donne: Judith Light, straordinaria interprete di Transparent, e Mireille Dumas, firma storica del giornalismo francese. Le loro parole hanno aperto uno sguardo profondo sul potere della narrazione televisiva e sulla sua capacità di costruire identità, connessioni e cambiamento. Tra i momenti più intensi della serata, la Ninfa d’Oro al Miglior Talento Emergente Internazionale assegnata a Jaz Sinclair, protagonista della serie Gen V. Commovente il suo discorso: «Da bambina cercavo qualcuno che mi somigliasse sullo schermo. Ora so che le giovani donne di tutto il mondo possono vedermi e sentirsi rappresentate. È questo il potere della televisione». Il principe Alberto ha poi consegnato la prestigiosa Ninfa di Cristallo a Pierre Arditi, leggenda della recitazione francese, celebrandone l’eccezionale carriera. Accolto da un lungo applauso, l’attore ha commentato con semplicità disarmante: «Anche alla mia età, sapere di appartenere ancora a questa grande famiglia è una gioia immensa». Tra le novità, annunciate dal direttore del festival Laurent Puons, spiccano il debutto del Premio Digitale assegnato al celebre creator Squeezie e lo Young Creator Pitch, dedicato ai giovani narratori di domani. Un segno concreto che il futuro della televisione passa anche per nuovi linguaggi e nuovi volti. L’apertura ufficiale del festival è stata affidata alla première francese di Watson, serie prodotta da CBS Studios con Morris Chestnut. Un medical drama con toni investigativi, che reinventa il personaggio di John Watson come ex chirurgo militare, alle prese con misteri clinici e traumi personali. Acclamata negli Stati Uniti, la serie si prepara a conquistare anche il pubblico europeo, grazie a una scrittura tesa e carica di umanità. Ma non è finita qui. Il festival sarà anche il palcoscenico di grandi anteprime mondiali e nuove narrazioni capaci di affascinare pubblici di ogni genere. Il 14 giugno, Vanguard riporterà in scena la figura di Jan Stenbeck, visionario imprenditore svedese, in un racconto avvincente tra potere, innovazione e rottura degli schemi familiari. Con The Bombing of Pan Am 103, il Festival riaccenderà la memoria sull’attentato di Lockerbie, offrendo una ricostruzione intensa e toccante degli eventi e delle indagini che seguirono. Sherlock & Daughter darà nuova linfa al mito di Holmes, con David Thewlis nei panni del celebre detective affiancato da una giovane partner d’eccezione in un’indagine sorprendente. Il ritorno di Leighton Meester in Good Cop / Bad Cop svelerà le ombre dietro la facciata idilliaca di una cittadina americana, tra segreti familiari e tensioni crescenti. Infine, Hundertdreizehn (113) terrà col fiato sospeso il pubblico con un racconto corale nato da un tragico incidente, in grado di intrecciare destini lontani in modi del tutto inaspettati. In un’epoca in cui la televisione è più globale, fluida e potente che mai, Monte-Carlo si conferma il crocevia in cui le storie prendono vita, dove tradizione e innovazione si incontrano sotto lo stesso cielo stellato. Tra emozioni sincere, riflessioni profonde e spettacolo puro, il Festival della Televisione 2025 ribadisce ciò che ormai è evidente: la grande serialità non è solo intrattenimento, ma uno specchio del mondo, e un ponte tra le persone.

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