Entro settembre un nuovo depuratore di acque reflue per Monaco
Nel quartiere più recente del Principato di Monaco, Fontvieille, all’interno dell’edificio industriale “Le Triton” di dieci livelli, costruito nelle immediate vicinanze dell’impianto di incenerimento dei rifiuti urbani e industriali, si trova lo stabilimento di trattamento delle acque reflue (UTER) su cui sono in corso lavori per migliorare ed aumentare del 30% sia le prestazioni che la capacità purificazione.
Lo stabilimento di Monaco tratta non solo le acque reflue del Principato, ma anche un bacino idrografico più ampio che comprende Beausoleil e parte dei territori di Cap d’Ail e Turbie. Per verificarne lo stato, lo scorso martedì 7 gennaio, si sono recati in visita Serge Telle, Ministro di Stato, accompagnato da Marie-Pierre Gramaglia, Consigliere del governo – Ministro delle attrezzature, dell’ambiente e dell’urbanistica, nonché Frédéric Van Heems, amministratore delegato di Veolia Eau France, e Olivier Grunberg, vice presidente della Société Monégasque des Eaux.
Nell’ambito del rinnovo del contratto di concessione di servizio pubblico SMEAUX, firmato nel 2015, questi lavori di ampliamento sull’UTER erano già programmati in previsioni di variazioni dei flussi inquinanti negli anni a venire ma, dato lo spazio richiesto dai nuovi impianti che utilizzano una tecnologia avanzata e innovativa chiamata MBBR (Moving Bed Biofilm Reactor), è stato necessario rimuovere due livelli di parcheggio dell’immobile Triton. Il progetto, del valore di 32 milioni di euro, è stato finanziato per metà dallo Stato e da SMEaux e, entro settembre 2020, potrebbe già essere terminato. Tuttavia se il trattamento biologico delle masse d’acqua consentirebbe di soddisfare gli standard richiesti, assicurando il conseguente minor impatto ambientale, restava ancora in sospeso la questione dell’aria in quanto, nel processo di sanificazione, l’aumento dei volumi di gas viziati aggiuntivi necessitava di ulteriori interventi.
Ma, mentre per l’inceneritori il problema è rimasto – ci sono aree maleodoranti soprattutto nei pressi del parco de l’UNESCO che presto verrà abbattuto, insieme alle varie unità abitative, per fare spazio al nuovo progetto urbano di Massimiliano Fucksas, n.d.r.- nel caso dei depuratori dell’acqua è previsto un filtro deodorante al carbone attivo. Questo progetto, secondo quanto comunicato dal Governo di Monaco, dovrebbe comunque essere è un elemento importante della politica di sviluppo sostenibile del Principato in quanto “le acque reflue vengono trattate a Monaco nel modo più efficiente, nonostante i limiti di spazio in cui si trova questa fabbrica, un modello di integrazione in un ambiente urbano”.