Che cambierà dopo il 4 maggio? L’Ambasciatore italiano a Monaco ci risponde…

Il preludio alla fase di mezzo, che a Monaco debutta il 4 maggio dalla fine del coprifuoco, ossia dopo le 5 del mattino (la fase 2 inizierà l’11 maggio, come la Francia, n.d.r.), è un banco di prova importante per questo piccolo Principato. E lo sarà anche per l’Italia che alla stessa data mette la parola fine al lockdown ma non alla prudenza, alla cautela negli spostamenti e al non ritorno a vecchie abitudini. Per capire un po’ meglio come funzionerà il nuovo ed ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM), firmato il 26 aprile da Premier Giuseppe Conte, sono lieta di condividere con voi le risposte ricevute direttamente all’Ambasciatore italiano a Monaco, S.E. Cristiano Gallo che ha fornito la sua autorevole interpretazione in merito agli spostamenti che saranno possibili per legge. Ebbene, intanto ho scoperto che “i familiari o congiunti possono essere visitati ma solo se residenti nella stessa Regione: dunque non è consentito attraversare più Regioni a tal fine. Ma se i congiunti di cittadini italiani vivono all’estero non è in principio possibile andare a trovarli“.

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Quindi, mi sembra abbastanza evidente che il lockdown è ancora vigente ma solo a livello regionale e non nazionale. In merito ai frontalieri di ogni nazionalità – questione che interessa particolarmente quei lavoratori non interessati, come prescritto dal decreto ministeriale di Monaco, al regime di disoccupazione tecnica rinforzata – nessun cambiamento: “se devono recarsi a lavorare a Monaco, al di là della nazionalità, possono farlo liberamente mostrando la necessaria autodichiarazione in Italia ed in Francia. Tuttavia, da lunedì prossimo non servirà più quella monegasca“. Altro punto chiarito dall’Ambasciatore Gallo interessa gli italiani residenti a Monaco o in Francia, ma anche i monegaschi che vogliono recarsi oltre confine, cioè in Italia, magari per passeggiare o per fare la spesa, come accadeva fino a qualche mese fa, prima del lockdown: “al momento fino al 18 maggio, data in cui cessano gli effetti del DPCM sopra citato, non è possibile“. Infine, per l’annoso problema dell’autoconfinamento che interessa gli italiani residenti nel Principato di Monaco che hanno viaggiato e sostato per qualche giorno in Italia, motivando il loro viaggio come da autodichiarazione, non ci sono dubbi anche se la risposta, sono certa, non piacerà a molti, anzi! Afferma l’Ambasciatore Gallo: “esiste ancora l’obbligo della quarantena fiduciaria per quanti si rechino in Italia per i diversi motivi consentiti ( lavoro, salute ). Le persone fisiche che entrano in Italia, tramite mezzo privato, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare tempestivamente il loro ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’ASL competente. Una deroga consente il transito ed il soggiorno in Italia, esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, per un periodo non superiore a 72 ore“. A questo punto una riflessione ci vuole: la pandemia scatenata da questo misterioso virus ha messo in discussione le nostre certezza e limitato la nostra libertà di circolazione perché dobbiamo impedirne la diffusione ma anche preservare le persone più deboli dal contagio, anche involontario. Questa situazione così drammatica e surreale mi fa venire in mente una frase pronunciata da Bertrand Russell : “La libertà, in generale, può essere definita come l’assenza di ostacoli alla realizzazione dei desideri”. Quanta verità in queste poche parole…

QE MAGAZINE 2020 #16

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