Anse du Portier di Monaco: l’ultimo cassone in arrivo
L’estensione sul mare che il Principato di Monaco ha battezzato l’Anse du Portier è stato oggetto di un articolo pubblicato un anno fa, sullo Speciale Estate di QE, la cui copertina era stata dedicata alla benedizione del primo cassone in cemento armato, organizzata nel corso di una cerimonia ufficiale. Presenti, oltre a SAS il Principe Alberto II di Monaco, diversi rappresentanti del Governo monegasco, gli investitori e gli attori principali implicati in questo cantiere. Fatalità, ma nemmeno tanto, ecco che ritorniamo sull’argomento in questo numero. Il motivo? Semplice: giovedì 18 luglio alle 14h54 l’ultimo dei 17 componenti che formano la cintura di contenimento del futuro terrapieno è stato collocato al suo posto, delineando definitivamente il nuovo profilo costiero del Principato di Monaco.
Questa data è importante perché è cambiata fisicamente anche la geografia del paese in quanto, ai 202,7 ettari esistenti, si devono aggiungere altri 6 ettari attribuiti al nuovo distretto del Larvotto. In meno di 150 anni Monaco ha sottratto al mare 40 ettari su cui sono residenti circa 38.300 persone, secondo gli ultimo dati IMSEE, e di questi circa 8.500 sono italiani. Per costruire questa cornice lunga 500 metri, sono state impiegate 700 persone a Marsiglia e 300 persone a Monaco. L’insieme posa su una base profonda fino a 20 metri, che ora ha compattato e livellato il fondo sottomarino. Il progetto, per la seconda parte, prevederebbe in autunno il riempimento con un’amalgama proveniente da un banco sabbioso sommerso individuato poco lontano dalla Sicilia. Quindi, a voler essere poetici, archiviata questa prima fase che si conclude con la posa del cassone numero 18 prevista l’ultima settimana di agosto (confermata recentemente per il 17 settembre), possiamo affermare che la base emersa di questa penisola sarà nuovamente (forse) italiana, senza tirare in ballo l’archistar Renzo Piano, che sarà coinvolto più avanti per le palazzine che accoglieranno i 120 appartamenti previsti. Infatti, se le aree verdi, con migliaia di alberi già selezionati, sono di Pistoia (dove ora riposano in uno storico vivaio), non di meno il basamento su cui affonderanno le radici potrebbe provenire dall’Italia se il veto del presidente della Sicilia, Nello Musumeci (secondo cui la sabbia nazionale non deve lasciare il territorio per destinazioni estere) non inficia i termini del contratto siglato due anni fa tra il gruppo Arenaria e l’Anse du Portier SAM.
Comunque, se volete saperne di più su questo titanico progetto, cliccate sul nostro Speciale Estate QE-MAGAZINE, on line fino al 11 settembre: oltre a questo articolo, troverete anche altri approfondimenti dall’Italia e, ovviamente dal Principato di Monaco…Buona lettura a tutti!