Telelavoro nel Principato di Monaco: un’opportunità anche per i pendolari italiani

L’iter per formalizzare l’accordo firmato il 10 maggio 2021 tra il Governo monegasco Andrea ORLANDO, allora Ministro italiano del Lavoro e delle Politiche Sociali è operativa a partire da oggi, 1° giugno 2024

Per i lavoratori italiani residenti entro 25 chilometri dal Principato di Monaco e dipendenti di un’azienda monegasca, finalmente, è possibile lavorare in smart-working per un terzo del tempo previsto dai rispettivi contratti. Su una nota emessa dal Governo di Monaco, infatti, si legge che l’Addendum 1 alla Convenzione generale di sicurezza sociale tra il Principato di Monaco e la Repubblica italiana del 12 febbraio 1982 è stato ratificato dalle Autorità di entrambi i Paesi ed entra ufficialmente in vigore il 1° giugno 2024. ‘Il Governo monegasco’ – si legge ‘si rallegra della conclusione positiva di questo dossier, che ha richiesto diversi anni di negoziati con l’Italia, e culminati con la firma dell’Emendamento n. 1, avvenuta a Monaco il 10 maggio 2021 da parte di S.E. Pierre DARTOUT, Ministro di Stato e Andrea ORLANDO, allora Ministro italiano del Lavoro e delle Politiche Sociali’. ‘Questo accordo – prosegue il testo – definisce il telelavoro e stabilisce il principio che i telelavoratori residenti in Italia possono essere soggetti alla legislazione sociale monegasca per la durata della loro attività di telelavoro per un’azienda con sede nel Principato? In pratica il lavoratore italiano residente in Italia è tutelato in quanto soggetto alla legislazione sociale monegasca per tutta la durata della loro attività di telelavoro per un’azienda con sede nel Principato. ‘Questa estensione dell’accesso al telelavoro a una nuova frangia di dipendenti è un grande passo avanti sia per il Principato che per l’Italia e ci permetterà, nei prossimi decenni, di rispondere efficacemente alle sfide poste dalle conseguenze del successo dello sviluppo economico di Monaco’ sottolinea il Governo di Monaco che deve fari conti con l’esiguo territorio del Principato, me che, nello stesso tempo, accoglie oltre 6 mila lavoratori tutto l’anno, impiegati in vari settori. Esattamente come già avviene per i telelavoratori residenti in Francia, lo smart-working deve comunque essere formalizzato attraverso un contratto di lavoro o una modifica del contratto di lavoro con l’obbligo per il dipendente telelavoratore di essere presente in azienda per almeno un terzo del suo orario di lavoro, al fine di mantenere il necessario legame con i team. Eventuali dubbi sul testo possono essere esposti al Dipartimento del Lavoro, che si mette a disposizione tanto dei datori di lavoro quanto dei dipendenti, telefonando al numero +377.98.98.86.59 oppure recandosi presso i suoi uffici.

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