Società francese di Neuromodulazione: perchè promuovere l’utilizzo di dispositivi medici è necessario
All’ultimo Simposio organizzato dalla Società francese di Neuromodulazione ha partecipato la Dottoressa Roberta Ficacci Zampino, wellness coach residente nel Principato di Monaco e collaboratrice scientifica della nostro qe-magazine. Ma di che cosa si è parlato? Per saperlo glielo abbiamo chiesto direttamente in una intervista che troverete in questo articolo…
Dottoressa Ficacci, perché è stata invitata al VII Simposio organizzato dalla Società francese di
Neuromodulazione? “Questo Convegno della SFNM ha tra le proprie finalità quella di promuovere procedure di neuro-modulazione anche con l’utilizzo di dispositivi medici in grado di migliorare il funzionamento del sistema nervoso, riducendo le disabilità motorie, sensoriali o delle funzioni superiori”.
Quali sono le novità che ha illustrato? “L’innovazione della mia proposta si basa su una neuro-modulazione non invasiva, cioè su un’auto-neuro-modulazione per via trigeminale realizzata attraverso l’estensione dei muscoli facciali, associata alla compressione di un’area del palato detta “spot palatino”. Per meglio comprenderne il meccanismo, basti pensare a quante persone stringono i denti, li consumano digrignando e in questo movimento la lingua rimane sul pavimento del palato. Quando ci si trova in posizione di riposo e di relax, la nostra lingua si posiziona sul palato, nella zona anteriore, dietro ai denti superiori incisivi e canini: in questo modo ci sentiamo così meglio, anche se consciamente non lo percepiamo. In parole semplici, si tratta di mantenere lievemente aperta la bocca, realizzando così l’estensione dei muscoli facciali, lo “stretching”, e con la lingua esercitare una pressione sulla porzione anteriore del palato. Tale stimolo, un’auto-neuromodulazione ottenuta attraverso la via del nervo cranico trigemino, determina importanti risposte fisiologiche, fra le quali l’attenuazione della percezione del dolore. Il dispositivo medico CE che realizza questa auto-neuro-modulazione si chiama “oral stretching” ed è il frutto di lunghi anni di studi e ricerche scientifiche”.
I punti focali del suo intervento? “Ho parlato di auto-neuromodulazione per via trigeminale per il controllo del dolore, ma ho illustrato anche le altre risposte fisiologiche determinate. Ad esempio, l’azione antistress, il riequilibrio della postura, una migliore irrorazione cerebrale, una modulazione della pressione e della frequenza cardiaca e un’ottimizzazione delle risposte neurologiche. Ho inoltre sottolineato l’importanza di considerare la bocca e l’intero distretto oro-facciale, così finemente innervato, come una via privilegiata di afferenza al cervello mediante il nervo cranico trigemino, che è il più voluminoso. Recenti avanzamenti nelle neuroscienze lo definiscono un punto chiave per la stimolazione cerebrale, poiché il complesso del trigemino comprende i primi neuroni generati durante l’embriogenesi, dunque i primi mattoncini che realizzano lo sviluppo del cervello. Tale sviluppo precoce del nervo trigeminale gli permette di ricavarsi un ruolo centrale e di connettersi in modo privilegiato all’interno delle reti neurali, arrivando a costituire un vero “hub” del cervello. La sua stimolazione può di fatto avere impatti sistemici importanti e tuttora inesplorati. Negli ultimi anni si è parlato molto della stimolazione del nervo vago in relazione al
controllo delle crisi epilettiche. In maniera analoga, anche il nervo trigeminale può riservarci molte sorprese: c’è molto ancora da scoprire sulle sue potenzialità analgesiche e terapeutiche. Considerando il meccanismo della suzione, presente nelle prime fasi della vita, si può capire l’importanza dello stimolo che agisce direttamente sul Sistema nervoso. Basti pensare al fatto che un bambino che si succhia il dito si rilassa. Lo stesso succede ai fumatori e a coloro che si mangiano le unghie: ciò deve fare dunque riflettere su tutte quelle azioni non coscienti che coinvolgono la bocca”.
QE-MAGAZINE è il primo ed unico periodico digitale in italiano del Principato di Monaco (Facebook, Instagram e Twitter) che propone anche una versione stampabile del magazine digitale ESCLUSIVAMENTE agli abbonati che ne facciano richiesta. Seguiteci anche su nostro canale YOUTUBE MonteCarloBlog e anche sul nostro canale Telegram Monaco Pocket