Monaco partecipa a un evento del Patrimonio Mondiale Marino dell’UNESCO
Nell’ambito della 42a sessione della Conferenza generale dell’UNESCO, la signora Sèverine Dusaintpère, vice delegata permanente del Principato di Monaco presso l’UNESCO, ha partecipato il 16 novembre 2023 a un evento intitolato “Il patrimonio marino mondiale dell’UNESCO: simboli di speranza in un oceano che cambia”. Lo rende noto un comunicato stampa diffuso dal Governo monegasco
Fanny Douvere, Senior Project Officer per il Programma Marino del Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, Sèverine Dusaintpère, Vice Delegata Permanente del Principato di Monaco presso l’UNESCO, Lazare Eloundou Assomo, Direttore del Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, Cyrille Barnerias, Direttore del Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Cyrille Barnerias, Direttore delle Relazioni Internazionali dell’Agenzia Francese per la Biodiversità, S.E. Megan Anderson, Ambasciatore australiano e Delegato Permanente presso l’UNESCO, S.E. Kris Dierckx, Rappresentante Generale del Governo Fiammingo, Belgio, presso l’UNESCO.
L’evento è stato l’occasione per dimostrare l’impegno del Principato di Monaco nei confronti del Patrimonio mondiale marino dell’UNESCO. Il discorso del delegato monegasco ha ricordato gli obiettivi dell’accordo concluso con l’UNESCO dal 2017, volto a rafforzare la conservazione e la comprensione scientifica dei siti marini iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale. La Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO comprende 50 siti marini in 37 Paesi. I siti sono riconosciuti per la loro biodiversità marina unica, per i loro ecosistemi particolari, per i loro processi geologici unici o per la loro incomparabile bellezza. Sebbene coprano meno dell’1% della superficie oceanica mondiale, i 50 siti marini iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO ospitano almeno il 21% degli ecosistemi di carbonio blu del pianeta e il 15% del patrimonio mondiale di carbonio blu – depositi di carbonio equivalenti a circa il 10% delle emissioni globali di gas serra, secondo i dati del 2018. Questi ecosistemi svolgono un ruolo centrale nello stoccaggio del carbonio nell’atmosfera e la loro salvaguardia, conservazione e ripristino sono cruciali, soprattutto nella lotta al riscaldamento globale.
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