Screening Covid-19 possibile anche presso i medici di Monaco

La campagna di screening Covid-19 proposta, su base volontaria e gratuita dal Governo di Monaco, alla popolazione residente ed ai lavoratori dipendenti, si è conclusa martedì 14 luglio. Lanciata martedì 19 maggio con due siti a disposizione, Grimaldi Forum e Espace Leo Ferré, ha permesso di testare circa 36.000 persone su circa 90.000 individui attesi in tutto. Da mercoledì 15 luglio il testimone passa alle strutture private di Monaco.

Secondo quanto comunicato dall’amministrazione del Principato di Monaco, si ritiene sia auspicabile perseguire lo screening della popolazione e si invitano coloro che non hanno effettuato il test noto come TROD a recarsi presso medici privati, infermieri e farmacisti che hanno dato la loro disponibilità ad eseguire questi rapid test direttamente presso le proprie sedi L’ iniziativa, entrata in vigore mercoledì 15 luglio fino a data da destinarsi, consente al personale medico e paramedico di mettere in pratica la formazione preliminare effettuata, su domanda del Governo di Monaco, dalla locale Croce Rossa. Per quanto riguarda le modalità pratiche, il paziente deve riempire un questionario nel quale si autorizza il prelievo di campioni di sangue capillare, simile a quella distribuita nel centri di screening. Il follow-up medico dei casi positivi è assicurato direttamente dal Dipartimento di Azione Sanitario.

Il costo dello screening però, a differenza della campagna promossa dal Governo di Monaco, è a carico del paziente, secondo le seguenti termini:

  • per il test effettuato da infermieri o il farmacista, le tariffe praticata al richiedente corrisponde alla quota fissa di 10 euro, corrispondente al costo del TROD, più una quota corrispondente alla prestazione del servizio. Il costo della prestazione, invece, non deve superare 15 euro;
  • nel caso ci si rechi in uno studio medico privato, gli onorari dovuti dalla persona sottoposta al test, consultazione a parte, sono equivalenti a 10 euro.

I test sierologici effettuati nelle strutture private del Principato di Monaco permetterebbero, secondo le intenzioni del Governo monegasco, di sorvegliare la diffusione epidemiologica della malattia Covid-19 e, nella strategia diagnostica, oltre al test virologico (PCR), è una iniziativa rilevante per la diagnosi nella fase attiva del coronavirus. Ricordiamo che al 15 giugno, su 34.900 persone testate, i positivi alla Covid-19 rilevati attraverso i TROD ((Tests Rapides d’Orientation Diagnostique) equivalevano al 2,8% del totale.

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