Roma: S.A.S. il Principe Alberto II in visita per due giorni incentrati sulla storia, cultura e ambiente…
Lo scorso 26 e 27 settembre, S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco si è recato a Roma per una visita di due giorni intensi, tra visite, riconoscimenti ed un galà organizzato dalla branch italiana della Fondazione a lui intitolata .
Accolto da S.E. la signora Anne Eastwood, Ambasciatore di Monaco in Italia, il Principe Alberto II di Monaco si è recato presso il convento e la chiesa della Trinité-des-Monts, arroccati sulla collina del Pincio, per scoprire una targa in quanto questo complesso religioso, collegato alla famosa Piazza di Spagna da una scalinata monumentale, fu inaugurata nel 1725 dal cardinale Melchior de Polignac, all’epoca ambasciatore francese a Roma e antenato del Principe attraverso il nonno paterno. Il Principe sovrano ha poi visitato Villa Medici, sede dell’Académie de France a Roma dal 1806. Questo luogo emblematico della creazione artistica e della vita culturale europea è stato teatro di un evento importante: la firma di un accordo di partenariato tra l’Accademia e la Commissione Consultiva per le Collezioni e il Patrimonio Artistico del Palazzo Principesco. In linea con la tradizione di mecenatismo dei Principi di Monaco e in omaggio a Jean-Baptiste Vignali (1762-1799), pittore monegasco vincitore del premio dell’Accademia Reale di Belle Arti di Roma nel 1781, questa collaborazione porterà alla creazione di una borsa di studio annuale, la “Borsa Principe di Monaco – Villa Médicis”. Questa sovvenzione sosterrà un artista residente all’Accademia commissionandogli un’opera. La delegazione principesca ha poi esplorato questo sontuoso edificio del XVI secolo e i suoi magnifici giardini all’italiana. Alla fine della giornata, nel prestigioso Palazzo Doria Pamphilj, il Principe Alberto è stato insignito del Premio Magna Grecia. Questo premio riconosce il suo impegno internazionale per la protezione dell’ambiente e il suo sostegno allo sport e alla cultura. Il premio riconosce anche i suoi sforzi per promuovere il Sud Italia attraverso la rete dei Siti storici Grimaldi di Monaco.
Nel prendere la parola, ha ricordato dei suoi precedenti viaggi di carattere storico-istituzionale da me compiuti negli ultimi cinque anni (San Demetrio Corone, il 9 maggio 2019; Terlizzi, Trani, Canosa di Puglia e Garagnone dal 20 al 22 aprile 2022; Ripacandida e Monteverde, il 3 e 4 ottobre 2022; Cittanova, Gerace e Molochio, l’8 novembre 2022; Taurianova, Terranova Sappo Minulio e Seminara, il 3 e 4 ottobre 2023) aggiungendo: “Questi legami sono frutto della stratificazione del tempo e talvolta affondano le radici in epoche molto remote. Nel 1309 il mio lontano antenato Rainieri I° Grimaldi ha ricevuto la baronia di San Demetrio da Roberto I° d’Anjou, re di Napoli e conte di Provenza come ringraziamento per i servizi militari resi. Altri feudi sono appartenuti a rami collaterali dei Grimaldi, venuti anch’essi da Genova come il ramo monegasco, e insediatisi in Campania, Sicilia e Calabria durante il Medioevo e agli inizi dell’epoca moderna. Nel 1532, l’imperatore Carlo V concesse ai miei predecessori un certo numero di signorie nel regno di Napoli, in virtù dell’alleanza che Monaco aveva stretto con gli Asburgo, esattamente cinque secoli fa, nel 1524. Si trovavano in Campania, Puglia e Basilicata e si trattava di Campagna, Canosa di Puglia, Terlizzi, Ricandida e Garagnone. I legami sussistono tuttora. Sono felice di essere stato insignito del titolo di Dottore honoris causa per l’impegno assiduo in favore dell’ambiente marino, da parte di tre università della «Magna Grecia»: Palermo nel 2017, Napoli nel 2018 e Reggio Calabria nel 2021. Ma più di tutto, apprezzo la qualità e l’abbondanza delle produzioni agroalimentari dell’Italia meridionale e le specialità gastronomiche che abbiamo avuto modo di gustare spesso a Monaco, con nostro grande piacere, e ancora recentemente in occasione del 5° incontro dei Siti storici Grimaldi, il 15 e 16 giugno scorsi, sulla place du Palais”. “Come vedete, i legami tra il mio paese e la mia famiglia e l’Italia, la sua capitale, e l’Italia meridionale in particolare sono innumerevoli e talvolta quasi immemorabili” ha continuato il Sovrano. “Per tutti questi motivi, sono profondamente colpito dall’attribuzione di questo premio che sono lieto di ricevere personalmente, oggi. Lo interpreto come un riconoscimento e, al tempo stesso, un incoraggiamento a proseguire il viaggio che ho intrapreso per incontrare le genti, gli amministratori locali e le forze vitali dell’Italia meridionale. Viva la «Magna Grecia», viva l’amicizia italo-monegasca!“
Il giorno successivo S.A.S. il Principe Alberto II ha proseguito il suo soggiorno a Roma con una serie di eventi salienti venerdì 27 settembre. La giornata è iniziata con l’inaugurazione dei nuovi locali amministrativi dell’Ambasciata di Monaco in Italia, seguita da un incontro con i membri della sezione di amicizia bilaterale Italia/Monaco del Parlamento italiano. Il Principe si è poi recato alla chiesa di Saint-Louis-des-Français per inaugurare una targa commemorativa in onore di suo nonno, il Principe Luigi I di Monaco, i cui funerali si svolsero in questo luogo nel 1701, quando era ambasciatore del Re di Francia presso la Santa Sede. Questo luogo emblematico, appartenente ai Pii Stabilimenti di Francia a Roma, è famoso anche per i tre capolavori di Caravaggio. Nel primo pomeriggio, il Principe Alberto II ha inaugurato una seconda targa a Palazzo Corsini (ex Palazzo Riario), residenza del Principe Luigi I dal 1699 fino alla sua morte nel gennaio 1701. Questa targa si aggiunge a quella dedicata alla regina Cristina di Svezia, che visse anch’essa nel palazzo due secoli dopo. Oggi l’edificio ospita alcune delle collezioni nazionali d’arte antica italiane, tra cui un dipinto della collezione del Principe Jacques I di Monaco, presentato al Principe in questa occasione. Il pomeriggio è stato dedicato alla celebrazione del 15° anniversario della creazione della sezione italiana della Fondazione Principe Alberto II. Nell’ambito delle celebrazioni, il Sovrano è stato ricevuto a Villa Farnesina, sede dell’Accademia Nazionale dei Lincei, la più antica accademia scientifica del mondo, che condivide la sua sede con Palazzo Corsini. Alla presenza del Principe è stato firmato un protocollo d’intesa che suggella una nuova collaborazione tra l’Accademia e la Fondazione. A questa alleanza è seguito un convegno organizzato dalla sede italiana della Fondazione, dal titolo “Costruire il domani: il valore dell’etica e del pragmatismo nella sostenibilità ambientale”. L’obiettivo della conferenza è stato quello di incoraggiare una riflessione approfondita sull’importanza di un approccio etico alla sostenibilità, esplorando al contempo soluzioni pragmatiche per un futuro sostenibile su scala globale. La giornata si è conclusa con una prestigiosa serata di gala a Palazzo Colonna, dove è stata organizzata una cena a favore della Fondazione Principe Alberto II per celebrare il 15° anniversario della sua sede italiana.
Nel corso della serata, il Sovrano di Monaco ha pronunciato il seguente discorso: “Sono lieto nel vedere tutti noi riuniti qui a Roma, in questo luogo magnifico per celebrare un evento di grande rilevanza: il 15° anniversario della filiale italiana della mia Fondazione. Voglio ringraziarvi per la vostra presenza al nostro fianco non soltanto questa sera, ma anche negli anni che hanno contraddistinto le azioni da noi condotte in favore della salute del pianeta. Vorrei ringraziare il Presidente della Fondazione in Italia, Dott. Marco Colasanti, unitamente a tutti gli altri membri della filiale italiana per l’impegno e la dedizione dimostrati e per aver organizzato questa cena di gala. Filiale italiana della Fondazione Principe Alberto II. Ringrazio inoltre i collaboratori della mia Fondazione che si adoperano per realizzare la mission che abbiamo stabilito dal 2006: instaurare con la natura un nuovo equilibrio, tale da consentirci di vivere in coesione e non in opposizione. Credo che la causa per cui siamo qui riuniti questa sera sia universale, dato che riguarda così da vicino la nostra umanità. Abbiamo il dovere di lasciare in eredità alle generazioni future un mondo sostenibile. È nostra comune responsabilità non solo riparare i danni che abbiamo causato ai grandi equilibri del pianeta, ma anche adoperarci per rendere possibile un futuro vivibile, nel rispetto dei limiti del nostro pianeta. Il compito è immane, lo so. Ogni nuovo evento meteorologico ci ricorda quanto il cambiamento Filiale italiana della Fondazione Principe Alberto II climatico rappresenti una minaccia non solo per le nostre società, ma per tutti gli ecosistemi. Certo è che abbiamo già compiuto passi avanti incoraggianti, come ad esempio l’accordo finalizzato a proteggere il 30% delle terre emerse e dei mari entro il 2030, oppure il trattato per la protezione efficace dell’alto mare, approvato dopo oltre un decennio di trattative. Sta a noi continuare sulla strada tracciata, preservando la biodiversità terrestre e marina, ma anche prestando la dovuta attenzione alle comunità e ai popoli autoctoni per realizzare azioni di conservazione inclusive. Spetta noi andare avanti con determinazione per accompagnare il cambiamento divenuto ormai imprescindibile, realizzarlo nel concreto affiancando tutti Filiale italiana della Fondazione Principe Alberto II coloro che si adoperano per l’ambiente e che noi sosteniamo in tutti i continenti. Sono certo che, insieme, compiremo grandi progressi”. Copyright foto: Axel Bastello/Palais princier
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