Principato di Monaco: Societé des Bains de Mer, eccellenti risultati mai registrati prima

La Societé des Bains de Mer (SBM), società quotata in borsa in Francia, è detenuta al 63% dallo Stato di Monaco che non può far altro che gioire, dati i risultati comunicato dal suo ex consigliere e neo presidente Stéphane Valeri

“E’ il migliore risultato di sempre, da quando questo gruppo è stato creato circa 50 anni fa o poco più” ha esordito Stéphane Valeri che, dopo aver maturato l’esperienza di Presidente del Consiglio Nazionale e di Consigliere della Sbm per cooptazione del Consiglio di Amministrazione, a settembre del 2023, raggiunge un traguardo importante nelle vesti di Presidente SBM, carica assunta dal 3 aprile di quest’anno, subentrando a Jean-Luc Biamonti. Nel corso della presentazione alla stampa organizzata nella mattinata del 27 settembre a seguito dell’Assemblea Generale Ordinaria degli azionisti, Valeri, corroborato dai numeri (667 milioni di euro per l’esercizio 2022-23 contro i 530,5 milioni di euro dello scorso anno, ossia + 26%), sembra aver trovato la quadra nella gestione e con il suo team quasi completamente rinnovato. Dalle nomine dei direttori, le dismissioni di altri e la sostituzione di due (Thierry Lacoste e Agnes Falco) dei tre amministratori designati dal Governo di Monaco, l’intervento del Presidente Valeri è stata tutta una danza di numeri che giustificano quindi nuove acquisizioni, come si evince nei dettagli resi noti nel rapporto pubblico (cliccare qui per leggerlo).

Tra questi si segnala una new entry con il ‘Palais des Neiges’ – la firma del contratto è il 3 ottobre – a Courchevel; la ristrutturazione del Monte Carlo Bay e dell’Hermitage; l’apertura del Café de Paris esteso su due piani a fine ottobre o più probabilmente a metà novembre; la finalizzazione delle infrastrutture che ospiteranno Amazonico per inizio primavera 2024 e relativa consegna dei locali di nuovi negozi; ed ancora l’estensione della Salle des Etoiles dello Sporting Monte Carlo, quest’ultima inserita tra le possibili iniziative da intraprendere a breve. Considerata la frequentazione degli hotel – Italia solo sesta, primi avanti a tutti americani e francesi – la proposta di intrattenimento, tolte le novità – come una mostra allestita nei giardini des Boulangrins, dedicata allo sviluppo urbanistico della piazza del Casinò; ed i vari galà tra cui spicca il Gran Ballo previsto nell’atrium del Casinò il 20 ottobre – sembra prendere altre direzioni, sicuramente centrata più verso gusti internazionali e meno locali. Questo spiegherebbe, ad esempio, la scelta di installare nel Patio dell’Hotel de Paris un pop–up dedicato al 100% alla cucina venezuelana, con apertura dalle 12 alle 19, a conferma che l’esotico pare sia più indicato per attirare una clientela dall’alto potere di spesa. “Il modello sociale dell’SBM è unico, in tutti i sensi, e va mantenuto” ha sottolineato poi Valeri che difende anche in questa sede la priorità nazionale tra gli obiettivi inderogabili del gruppo che si prepara a formare nuovi croupier, unicamente monegaschi. Insomma l’SBM è un affare a molti zeri che pare abbia ritrovato il suo slancio, nonostante la compliance e le nuove regole finanziarie renderanno meno felici alcuni clienti del Casinò a cui sarà vietato giocare come una volta. Resta evidente, comunque, che la gestione oculata e per certi aspetti poco popolare di Biamonti – tra licenziamenti e negoziazioni per ridurre il personale – abbia permesso al suo successore Valeri, di mettere in valore l’offerta alberghiera firmata SBM, ma anche di arricchire il bouquet dei ristoranti e dei beni immobiliari del gruppo, permettendo di dare valore ai titoli azionari che quest’anno staccano una cedola di 1,2 euro per azione, registrando un aumento di valore, rispetto allo scorso anno, del +30%.

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