Principato di Monaco: largo ai giovani…

Il concerto organizzato al Grimaldi Forum, lo scorso 20 novembre, in presenza di S.A.S. il Principe Alberto II, di S.A.R. la Principessa di Hannover e di Mons. Bernard Barsi, Arcivescovo di Monaco, ha consacrato l’impegno del cantante Michael Gregorio a sostegno delle cause umanitari promosse dal Dipartimento monegasco per l’Istruzione Nazionale, la Gioventù e lo Sport ((DENJS). Un’azione mediatica, sicuramente, ma utile per ribadire ancora una volta la vocazione del Principato di Monaco verso la protezione dei più deboli, come i bambini dei paesi in via di sviluppo, a cui l’associazione monegasca AMADE si è sempre rivolta, e destinataria anche di un assegno di 15.000 euro, consegnato lo stesso giorno nelle mani della sua Presidente, la Principessa Carolina. Ma le giovani leve, si sa, rappresentano da sempre il futuro di ogni paese e celebrare l’anniversario dei 30 anni della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989, a Monaco non è significato limitarsi a favorire iniziative internazionali ma anche intervenire localmente, attraverso l’assistenza e l’incoraggiamento di studenti meritevoli sia monegaschi che dei comuni limitrofi, soprattutto quando incontrano effettive difficoltà finanziarie.

MONACO 9 years old Promotion and protection of the rights of children: High-level meeting on the occasion of the thirtieth anniversary of the Convention on the Rights of the Child (resolution 73/301)

Allo stesso modo, sempre il 20 novembre, a rappresentare il Principato di Monaco all’Assemblea generale della Nazioni Unite, non c’era il solito diplomatico o un consigliere di governo monegasco a pronunciare i classici discorsi di rito. No, questa volta è stata una bambina di 9 anni, la piccola e coraggiosa Mayleen, che dal prestigioso pulpito e di fronte ad una platea importante, ha voluto sottolineare che i diritti del bambino sono effettivamente una priorità per il governo monegasco e che essere un cittadino di Monaco – ma anche residente, aggiungo io – significa poter agevolmente accedere ad un’istruzione di qualità ed in piena sicurezza. Di questi tempi, credo, non sono certo cose scontate per tutti, ovunque! Inoltre per Mayleen poter esprimere, in questo contesto, la speranza che i bambini di tutto il mondo abbiano gli stessi diritti, se non utopico, di certo è benaugurante, se non altro perché si fonda sul fatto che Monaco ha aderito alla Dichiarazione dell’Unione Europea esattamente come il Principato di Andorra e la Repubblica di San Marino, riaffermando il proprio impegno nei confronti della Convenzione. Speriamo bene…

QE-MAGAZINE #37 – 2019

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