Principato di Monaco: il paese delle meraviglie, in tutti i sensi…
Si è deciso di ristabilire, a partire dal 1° novembre su invito del Consiglio Nazionale di Monaco, il percorso automobilistico che attraversa la Piazza del Casinò. Di conseguenza le vetture possono nuovamente sfilare davanti al dehors del Café de Paris (in questi giorni addobbato con i colori della Bavaria per il tradizionale Oktoberfest). I sostenitori di questa decisione inneggiano alla vittoria, anche sulle testate nazionali, e si dicono felici per essere riusciti a rivendicare tempestivamente le esigenze dei suoi cittadini, per tutta l’estate penalizzati da questa impopolare decisione governativa. Per il Principato di Monaco, tali episodi sono momenti di autentica rivendicazione politica-nazionale, che si tacita una volta permesso a tutti di ritrovare la propria serena quotidianità. Il Principato di Monaco è così: da una parte manifesta e cerca di risolvere le esigenze di un qualunque paese, dall’altra accoglie VIP, eventi luccicanti e miliardari come fosse una metropoli internazionali da milioni di abitanti. Unico punto comune per tutti, al di là delle più alte ambizioni del Principe di Monaco, paladino dalle spiccate ‘green attitude’, resta quello della famiglia e le sue tradizioni. Non fanno eccezioni nemmeno i membri della famiglia Princier che lo scorso 23 ottobre ha celebrato il nuovo nato a Monaco, il secondo figlio di Charlotte Casiraghi, Balthazar, concepito con il compagno Dimitri Rassam.
Con quest’ultimo bebè, la primogenita figlia di Ranieri III e Grace Kelly, Carolina, o meglio SAR la Principessa di Hannover, diventa nonna per la quinta volta. Nonostante ciò, il suo fascino continua a risplendere incontrastato quando presiede ad eventi come quello che si è svolto la settimana scorsa al Casino municipale, in omaggio ai più fedeli giocatori e clienti dell’SBM. Da ottima padrona di casa, la sorella del Principe Alberto II, con il quale si accompagna in questa circostanza, riesce a rendere ancora più esclusivo la soirée che, proprio per la sua esclusività, si è ammantata di una certa magia. Ci sarebbe da domandarsi che cosa diranno i suoi nipoti Sasha, India, Maximilian, Stefano Francesco, Raphael e lo stesso Balthazar, tra qualche anno, quando, sfogliando le riviste patinate, vedranno ritratta l’immagine della loro super nonna così in forma ed altera. Certo, difficile immaginarsi analoghe situazioni in famiglie normali o medio borghesi. Ma nemmeno tra i ranghi più aristocratici credo ci siano casi simili. Nonostante la vita non le abbia riservato momenti facili, il carisma, questa donna battagliero che ha già superato la soglia dei 60 anni, non lo ha mai perso. La cosa che mi sorprende sempre è sapere che abbia ammiratori e ammiratrici di ogni età, un po’ come accade ora alla sua Charlotte, che della madre ha ereditato molto dei suoi tratti, non solo fisici ma soprattutto caratteriali. Non a caso, entrambe inquiete, rappresentano per molte donne quell’emancipazione che in tante predicano e poche praticano. In fondo, chi più di loro incarna alla lettera il principio cristiano che vuole la procreazione come frutto di un atto d’amore? Forse, è proprio questo essere così forti e fragili allo stesso tempo, a rendere speciali queste due donne. Oppure è un alone fatato a volteggiare sulle donne Grimaldi? Recentemente alla ribalta della cronaca, sono salite anche Alexandra, ultimogenita di Carolina, e le due figlie della Principessa Stéphanie, Pauline e Camille. A ben guardare tutte loro hanno un tratto genetico che le accomuna alla Principessa Grace: oltre alla perfezione dei profili, il colore degli occhi, un mix tra il verde acqua ed azzurro, profondo e rassicurante al tempo stesso. Mai come in questo caso la frase, attribuita a Stendhal, calza a pennello: “Lo sguardo è la grande arma della civetteria virtuosa, si può dire tutto con uno sguardo”. E questo, nessuno potrà replicarlo: beate loro! Nel frattempo, come al solito, sfogliate il nostro settimanale con avidità: anche in questo numero tante notizie ed eventi da scoprire. Buona lettura!
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