Monacogate: la (nuova) replica dal Palazzo di Monaco

​È difficile scrivere un articolo senza gli approfondimenti necessari, ma lo è ancora di più quando chi replica è il Palazzo del Principato di Monaco.

Facciamo ordine. Tutto ha inizio qualche anno fa, nel lontano 2017, quando uno zelante giudice istruttore, di nazionalità francese distaccato a Monaco, decide di indagare su un litigio tra due contraenti, un affaire battezzato Rybolovlev – Bouvier dai cognomi dei due protagonisti: il primo è un potente oligarca russo, residente monegasco e patron dell’AS Monaco, mentre il secondo è un mercante d’arte svizzero, accusato dal miliardario di averlo raggirato nel corso di numerosi acquisti di opere milionarie. Ad approfondire la querelle è, appunto, il giovane magistrato – che si chiama Eduard Levrault – il quale, secondo quanto pubblicato anche dal settimanale ESPRESSO sulla base dei dati messi a disposizione del consorzio Eic (European Investigative Collaborations), nelle sue indagini ribalta il finale mettendo le manette anche Rybolovlev. I media francesi hanno parlato subito di MonacoGate mentre i monegaschi, per voce del suo massimo rappresentante, SAS il Principe Alberto II di Monaco, immediatamente replicano che si tratta di un’operazione mediatica a detrimento della reputazione del Principato di Monaco. L’indagine comunque prosegue ed ecco un altro colpo di scena: il giudice Levrault, come ha dichiarato nell’intervista andata nella trasmissione PIECE A CONVINCTION, trasmessa il 10 giugno in prima serata su FRANCE 3 (cliccare qui per vederla), viene prematuramente rimosso dall’incarico vanificando, secondo la sua tesi, tutte le indagini in corso.

Il 26 giugno del 2019 la direzione della Comunicazione di Monaco, di questo suo non-rinnovo, tramite nota stampa riferisce così: “Il distaccamento dei giudici francesi a Monaco è disciplinato dalla Convenzione franco-monegasca dell’8 novembre 2005, che ne fissa la durata a tre anni, rinnovabile. Il reinserimento nel loro corpo d’origine dei magistrati distaccati che cessano le loro funzioni nel Principato e la loro sostituzione sono quindi disciplinati da procedure concordate tra la Francia e Monaco. Il distacco del signor Edouard Levrault giudice istruttore, in carica nel Principato da quasi tre anni, terminerà il 1° settembre prossimo. Non sarà rinnovato. Tutti i casi attuali saranno presi in carico e trattati da magistrati inquirenti che, come i loro predecessori, avranno tutti i mezzi per svolgere la loro missione in completa indipendenza. La creazione da parte delle autorità monegasche, in risposta a un’aspirazione dei magistrati, di un terzo ufficio investigativo permetterà inoltre di trattare in modo più efficace il volume di casi per i quali sono state aperte informazioni, probabilmente nel più breve tempo possibile. Sarà accompagnata dall’arrivo di due nuovi magistrati distaccati, uno per riempire il terzo gabinetto e l’altro per sostituire Edouard Levrault. La magistratura monegasca sarà così dotata, a breve termine, di tre giudici istruttori invece dei due attuali. “ Quest’ultimo punto, apprendiamo, risponde alla volontà del Principe Alberto II di Monaco di fare chiarezza su tutta la vicenda che ha coinvolto, tra l’altro, anche il Direttore dei Servizi Giudiziari, Philippe Narmino, auto-sospesosi poi dall’incarico per andare in pensione anticipatamente.

L’articolo di Monaco Matin del 2017

Il Sovrano, nelle interviste pubblicate sull’unico quotidiano monegasco, Monaco Matin, già nel 2017 replicava secco sempre allo stesso programma francese che aveva portato a ribalta la vicenda in una puntata di ‘Piece à Convinction’ , perché nella trasmissione si erano sollevati dubbi sulla vicenda monegasca. Il Sovrano sosteneva con determinazione che ai servizi giudiziari del suo Paese ha sempre garantito indipendenza, serenità ed imparzialità. Eccoci giunti quindi, a distanza di 3 anni, ad una nuova puntata della trasmissione francese andata in onda il 10 giugno, in cui pare si voglia evidenziare un certo traffico d’influenze che minano l’imparzialità della giustizia monegasca e, citando anche altre situazioni definite fumose e poco chiare, il giornalista ha lasciato intendere che nel Principato non c’è certezza del diritto quando ad essere coinvolti sono certe persone ritenute intoccabili. Ebbene, questa volta la risposta da parte del Palazzo non si è fatta attendere e, nonostante abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti – che non abbiamo avuto – ci dobbiamo accontentare di diffondere integralmente il testo in cui si precisa che il reportage riporta numerose imprecisioni e non corrisponde alla verità, facendo appello alla presunzione d’innocenza su cui riposa la sua giurisdizione. Ecco il testo come ci è stato trasmesso. Buona lettura

Palais Princier, Le 12 juin 2020 Communiqué du Palais princier

L’émission « Pièces à conviction », diffusée le 10 juin 2020 sur la chaîne de télévision publique française France 3, relate une histoire basée sur une interprétation orientée de faits et d’informations, sortis de leur contexte, avec pour seul objectif celui du sensationnalisme médiatique. Face à cette constatation, le Palais princier n’estime pas utile de devoir clarifier les nombreuses inexactitudes et autres commentaires biaisés qui jalonnent ce documentaire. Cette compilation parfois confuse d’images apparaît vouloir remettre en question le bon fonctionnement des Institutions monégasques et à semer le doute sur la probité de ses plus hautes Autorités. Il convient de rappeler que des procédures judiciaires sont toujours en cours. Aujourd’hui, des magistrats en sont saisis. La sérénité de leur travail doit être préservée dans l’intérêt de tous. Le Palais princier rappelle la position, affirmée à de multiples occasions et sans aucune ambiguïté depuis Son avènement le 12 juillet 2005, de S.A.S. le Prince Souverain sur l’Institution judiciaire et Qui déclarait encore récemment dans un communiqué publié le 24 septembre dernier et dont le reportage ne fait guère mention, dans lequel le Prince « (…) souhaite assurer à chaque justiciable une justice impartiale, indépendante, transparente et efficace ». A ce titre et afin de permettre l’instruction des procédures dans les meilleurs délais possibles, il a été créé un troisième cabinet avec la venue de deux nouveaux magistrats. S.A.S. le Prince Souverain, soucieux du respect de la présomption d’innocence, réaffirme Son attachement à une justice indépendante et impartiale ainsi que Son entière confiance dans l’Institution judiciaire.”

QE MAGAZINE 2020 #22

QE-MAGAZINE è il primo ed unico settimanale digitale in italiano del Principato di Monaco (FacebookInstagram e Twitter) che propone anche una versione stampabile del magazine digitale ESCLUSIVAMENTE agli abbonati che ne facciano richiesta. Da seguire anche i video del canale YOUTUBE

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