Monaco: sovvenzioni ed aiuti alle aziende fino a marzo 2021

A Monaco, come altrove, non è facile organizzare eventi ed attività che prevedano la partecipazione di spettatori o persone provenienti oltre frontiera, perché la crisi causata dalla COVID19 non accenna a diminuire…

Qui, in particolare, in ragione del confinamento della Liguria (in Zona Arancione fino al 3 dicembre incluso) e le limitazioni vigenti in Francia ed in Italia per muoversi tra una Regione e l’altra, sono stati annullati molti saloni professionali e congressi, normalmente calendarizzati in questo periodo. A differenza dei paesi vicini pur mantenendo buona parte degli spettacoli in cartellone – ne abbiamo parlato qui – il Principato di Monaco ha predisposto la chiusura di bar, le spa, le palestre per decisione ministeriale del Governo di Monaco. E così, al fine di preservare i posti di lavoro, lo Stato ha già prorogato il CTTR (sussidio alla disoccupazione) e gli aiuti straordinari alle imprese fino alla fine di marzo 2021. I Consiglieri nazionali, dice la nota inoltrata dal Conseil National, “se ne occuperanno direttamente, in particolare attraverso la Commissione CARE, acronimo della Commission d’Accompagnement pour la Relance Economique, alla quale partecipano Balthazar Seydoux, Presidente della commissione per le finanze e l’economia, nonché Corinne Bertani, consigliera nazionale incaricata delle questioni commerciali”.

Sia il Governo di Monaco che il Governo, sotto l’autorità del Principe Sovrano, hanno infatti, fin dall’inizio, hanno cercato di sostenere l’economia locale erogando fondi alle aziende che ne hanno fatto richiesta. Durante la prima ondata, si ricorda “sono stati messi a disposizione aiuti diretti (RME, AS) per aiutare gli operatori economici che hanno avuto un impatto sul loro fatturato a fronte di questa crisi sanitaria. La priorità oggi è quella, in primis, di sostenerli nei loro sforzi; per coloro costretti a chiudere per decisione amministrativa, abbiamo reintrodotto il regime temporaneo di reddito minimo che potrebbe essere preso in considerazione facendone domanda al CARE, strumento ideato per il rilancio economico del Principato di Monaco”. Ed ancora: “Al di là degli stabilimenti chiusi per motivi sanitari e di coprifuoco, la CARE deve sostenere tutti gli attori economici che stanno soffrendo molto le conseguenze finanziarie della crisi attuale, aiutandoli ad assumere una parte significativa dei loro costi fissi”. Per memoria, il Consiglio Nazionale di Monaco, ha votato, la scorsa primavera, quasi 350 milioni di euro nel primo bilancio rettificativo 2020, una parte significativa dei quali non è stata ancora spesa. Naturalmente, queste non sono somme che devono essere risparmiate. “Deve essere fatto tutto il possibile per superare questo difficile periodo, per limitare il numero di fallimenti e per salvare il maggior numero possibile di posti di lavoro. Finché la crisi durerà e per tutto il tempo necessario, il Consiglio nazionale sarà attento a garantire che vengano attuate le misure più eque e appropriate per per permettere a tutti di superare questo calvario nel miglior modo possibile, fino a quando sarà necessario”. Per saperne di più sulle misure previste in concreto, l’appuntamento è dopo il 17 novembre quando, cioè, si riunirà la commissioni CARE, presieduta dal Consigliere del Governo-Ministro dell’Economia e delle Finanze di Monaco, Jean Castellini.

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