Monaco: i rilevatori di monossido di carbonio diventano obbligatori in pochi giorni

Monaco batte Francia 1 a 0, almeno per quello che riguarda i rilevatori di monossido di carbonio che, praticamente all’improvviso, diventano obbligatori a partire da oggi!

Come molti di noi sanno, sia per gli italiani come per i transalpini francesi, non esiste alcun obbligo di installare rilevatori di monossido di carbonio nelle abitazioni ove il gas per uso alimentare è ancora erogato. Era così anche a Monaco fino a quando, dalla giornata del 22 luglio 2023, secondo quanto prescritto dal Decreto Ministeriale n. 2023-416 dell’11 luglio 2023 che modifica il Decreto Ministeriale n. 2018-1079 del 21 novembre 2018 -recante norme sui principi generali di sicurezza contro i rischi di incendio e di panico negli edifici – il Governo del Principe, desideroso di migliorare la sicurezza degli occupanti delle abitazioni collegate alla rete di distribuzione del gas combustibile, ha deciso all’improvviso di renderne obbligatoria l’installazione. E chi non lo fa perché è in vacanza o non intende farlo per altre ragioni? Ce lo siamo chiesto e, a darci una risposta sono stati gli organi competenti che, come vedrete, sono stati celeri nel dipanare alcuni nostri dubbi. Dunque: il Département de l’Equipement, de l’Environnement et de l’Urbanisme (Dipartimento dei Lavori Pubblici, dell’Ambiente e dell’Urbanistica) ci ha ufficialmente detto che non sono state previste sanzioni né per l’installazione né per la scadenza, ma il rispetto dell’obbligo sarà monitorato nell’ambito dell’esame delle domande di concessione edilizia. La Direction de la Prospective, de l’Urbanisme et de la Mobilité (Direzione delle Prospettive, dell’Urbanistica e della Mobilità), però, ha trasmesso la normativa agli uffici di controllo e alle organizzazioni autorizzate in questo campo, che sono responsabili della redazione degli avvisi di sicurezza. Tuttavia non è previsto che il costo dell’installazione di questo dispositivo sia ripartito tra proprietari e inquilini, poiché si tratta di un’apparecchiatura poco onerosa (all’incirca meno di 100 euro, ndr), anche se non è proprio così. Infatti, nel caso specifico, il dispositivo di rilevamento deve avere determinate caratteristiche, ossia deve essere in grado di emettere un allarme acustico locale per avvisare gli occupanti di un aumento anomalo dei livelli di CO e dovrebbe essere integrato dalla trasmissione simultanea di informazioni su uno o più dispositivi collegati (smartphone, tablet, ecc.). Ma non basta: ‘l’obiettivo di questa misura – recita la nota stampa – è quello di consentire il rilevamento precoce di questo gas tossico inodore e incolore che può causare gravi intossicazioni. Per essere pienamente efficace – si legge ancora -, il rilevatore di monossido di carbonio deve essere installato in base a una serie di condizioni: deve essere collocato nello stesso locale in cui si trova la fonte del gas, a una distanza compresa tra 1 e 3 metri dall’apparecchio a combustibile. Può essere montato a parete o a soffitto: o se montato a soffitto, il rilevatore deve essere lontano da qualsiasi ostacolo; o se montato a parete, deve essere più alto di porte e finestre. La posizione deve essere ad almeno 15 cm dal soffitto. Come regola generale, è necessario seguire le raccomandazioni del produttore per l’installazione e l’uso e, in caso di dubbio, si consiglia di rivolgersi a un professionista’. Insomma, il monito è stato lanciato, peccato che sia avvenuto in piena estate e con mezza città vuota!

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