Monaco, associazione benefica Eugenio Benedetti Gaglio: rinnovato l’accordo

Il 6 ottobre 2017, con la pubblicazione sul Journal de Monaco della registrazione degli atti davanti ad un notaio monegasco, l’economista Eugenio Benedetti e la moglie hanno creato la “FONDAZIONE S.I.B. SOCIETA ITALIANA DI BENEFICENZA”, con lo scopo di migliorare la prevenzione, il trattamento e il sostegno delle malattie psichiatriche. Dopo qualche modifica allo statuto, è solo in data recente (22 gennaio 2021) che questa entità no-profit ha deciso di cambiare nome per diventare “Associazione benefica Eugenio Benedetti Gaglio”. Per celebrarlo, nella giornata di giovedì 28 aprile 2021, il riconoscimento pubblico del loro lavoro, svolto con serietà e discrezione, ha trovato il suo palcoscenico, con un nuovo accordo firmato con le istituzioni e la scopertura di una placca esposta nei locali dell’Unità di Psichiatria e Psicologia Medica (UPPM) “la Roseraie” di Monaco.

Per loro, i signori Benedetti, ‘promuovere e sviluppare la formazione del personale nel campo psichiatrico e psicosociale e in particolare degli psicoterapeuti e degli arteterapeuti’, ma anche ‘la ricerca nel campo della psichiatria e della psicoterapia con in particolare l’organizzazione di conferenze, seminari, incontri, congressi e ogni altra attività (premi, borse di studio, assegni di ricerca ecc.)’ è diventata una questione di vita, nel Principato di Monaco. Lo apprendiamo – purtroppo – solo con un post diffuso sul profilo Facebook del Governo monegasco: una notizia, questa, che invece andava largamente comunicata. Già, perché dal 2018, la Fondazione SIB, ora trasformata in associazione monegasca, ha costantemente fornito ‘assistenza, da un lato, nell’ambito dell’Ospedale Principessa Grace e del suo dipartimento psichiatrico, al trattamento delle persone che soffrono di disturbi psicologici o psichiatrici attraverso l’arte (scultura, pittura, musica, lettura, scrittura, ecc…); e dall’altro, nell’ambito dell’Associazione Les rencontres littéraires Fabian Boisson, al Salone del Libro di Monaco‘.

Lo apprendiamo leggendo uno degli articoli del loro statuto, pubblicato secondo i termini di legge sul Journal de Monaco. Fornire sostegno nel campo della salute mentale, in particolare finanziando laboratori di arteterapia che si svolgono sia nei locali dell’Unità di Psichiatria e Psicologia Medica (UPPM) “la Roseraie”, sia nel reparto di psichiatria del CHPG di Monaco, senza mettere mai una bandiera o vantarsene, è davvero encomiabile per questa coppia di italiani residenti a Monaco che, comunque, sono riusciti a coinvolgere la loro struttura formalizzando il rinnovo – per ulteriori due anni – di un accordo di partenariato tra il Dipartimento dell’Azione Sanitaria e l’Ospedale Principessa Grace di Monaco. Attraverso questo impegno, apprendiamo, sarà predisposto un laboratorio di arteterapia complementare, da allestire alla fine della crisi sanitaria, nei locali del dipartimento psichiatrico dell’Ospedale Principessa Grace – CHPG. La placca commemorativa, invece, sarà la sola traccia che ricorderà questo momento immortalato in una foto posata firmata Direzione della comunicazione / Michael Alesi

QE-MAGAZINE #3 Marzo 2021

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