Monaco Art week: un appuntamento per molti, ma non per tutti

Il debutto della Monaco Art Week è principalmente un appuntamento mondano, un rendez-vous per coloro che apprezzano l’arte a tutto tondo, e approfittano dell’occasione per andare alla scoperta di nuove proposte, o per apprezzare nuovi artisti o quelli più noti, con in mano un calice di champagne…

Ha debuttato il 2 luglio, nel pomeriggio, l’edizione 2024 delle Monaco Art Week, un evento itinerante a cui si sono associate 18 gallerie d’arte disseminate su tutto il territorio monegasco. Come per ogni edizione, però, è difficile organizzarsi al meglio in poche ore. Anche perché, per apprezzare tutte le proposte, è necessario riflettere e comprendere l’essenza di ogni opera per giungere preparati all’ART-MONTECARLO, momento in cui le maggiori gallerie d’arte portano a Monaco le loro migliori proposte. Diciamo, però, che il programma dei giorni previsto in occasione del Monaco Art Week potrebbe riuscire ad accontentare quasi tutti, perché sono davvero tante le proposte scelte per questa edizione. Infatti, – clicca qui per leggerlo -, l’itinerario permette di capire meglio lo spirito dell’arte contemporanea e delle scelte stilistiche degli artisti protagonisti contestualizzati al luogo dove sono allestiti. Dalle foto ai patchwork, a volte inquietanti, realizzati con tessuti da arredamento (HOFA, Yellow Corner) fino alle eteree sculture in acciaio, come le ‘Fenici’ di Carolina Bergonzi, è tutto un susseguirsi di emozioni e sensazioni diverse. Perché, in fondo, se l’arte in genere deve stimolare una reazione nell’osservatore, di certo serve del tempo per apprezzare e comprendere, per esempio, il senso delle macchie di colori apparentemente buttate a caso su tele bianche ( Ingeborg zu Schleswig-Holstein: And There Was Light, Moretti Fine Art), oppure interpretare al meglio i separé composti da vetri riflettenti incastrati come pareti divisorie (Larry Bell, Hauser & Wirth), o anche i disegni astratti che compongono le tele dalle grandi dimensioni, surreali per le morbide linee, ma che tutto sono tranne semplice decorazioni (Eric Massholder, Kamil). Eppure, nella loro complessità, resta un fatto, per ogni osservatore: visitare o assistere ai vari workshop attesi questa settimana, è un’esperienza unica che solo nel Principato di Monaco è possibile fare senza disperdere tempo nei trasporti da un quartiere e l’altro, come accadrebbe nelle principali capitali europee. Forse è davvero questo il segreto della Monaco Art Week: passare ore a capire cosa rappresenti questa o quell’opera, riflettendo ed impregnandosi nel frattempo di storie e emozioni che solo l’arte, qualunque essa sia, riesce a scatenare. E, tutto questo, in attesa della mostra estiva allestita nei saloni del Grimaldi Forum, 2000 mq interamente dedicata a Turner…cosa volere di più?

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