Luxe Pack Monaco 2023: quando il packaging vale (forse) più del prodotto

Come per ogni edizione, il salone del Luxe Pack di Monaco ha preso i suoi quartieri al Grimaldi Forum, fagocitandolo con tensostrutture per i tanti stand presenti

Tappi profumati, carte patinate, gadget, candele, fiocchi, buste, cartoni e contenitori di tutte le fogge, colori, dimensioni e materiale. Più che un salone destinato ai professionisti e ai buyer che ricercano il packaging ideale per i loro prodotti alimentari, cosmetici o capi di abbigliamento, il salone Luxe Pack di Monaco, che quest’anno ha regalato ai parigini un viaggio in treno per raggiungere la destinazione, sembra essere quasi una fiera campionaria, dove si passeggia per ammirare quanto esposto, tra una conferenza e l’altra. Perché sì, questo salone, per certi versi superato (a quanto ci raccontano) dal salone milanese “Packaging Première & PCD Milan” resta una tappa obbligatoria per gli espositori che non rinunciano a presenziare l’appuntamento monegasco nonostante concludano i loro contratti in altre sedi.

Fedele alla tendenza che vuole concetti come sostenibilità, ecoresponsabilità e differenziazione capisaldi di ogni evento, anche al Luxe Pack di Monaco qui trovano lo spunto per dare valore a prodotti effimeri che, una volta impiegati, rimano con lusso e esclusività pure se destinati al cestino della spazzatura. Una contraddizione, diciamo, che però il mercato, a quanto pare, premia per numeri e commesse milionarie. Tra novità imperdibili – come quelle presentate dalla cartiera Favini che spicca per il suo manifesto celebrativo – non passa inosservato il fiocchetto rosa, esposto da più aziende in occasione dell’Ottobre Rosa, mese dedicato alla lotta contro il cancro al seno. Un bel messaggio che, nonostante tutto, merita di essere evidenziato anche in occasione di un salone che commercializza l’apparenza fatta di imballaggi e di contenitori a volte più ricercati e preziosi delle materie ed i prodotti che contengono o avvolgono…

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