Stéphane Valeri: concertazione e speranza per una Monaco sempre più competitiva
Non è facile tracciare un bilancio dell’anno appena trascorso, soprattutto se a farlo è il Presidente del Consiglio Nazionale di Monaco, Stéphane Valeri. Tuttavia, in occasione del consueto incontro con la stampa organizzato nel primo mese del 2022, nel suo discorso sono emerse buone speranze e l’augurio che, se l’epidemia del coronavirus potrebbe mollare la presa, ci sono le migliori premesse affinché la ripresa economica e l’assistenza sociale possano contribuire a rendere ancora più solidi i pilastri della singolare politica di questo paese.
Se il Principato di Monaco è retto da un Principe e dai fondamenti propri della monarchia costituzionale, a sentir le plenarie e le riunioni che si avvicendano in seno del Consiglio Nazionale – l’equivalente del nostro Parlamento – si direbbe che il regno dei Grimaldi sia profondamente ispirato alle politiche socialiste dei paesi in cui il welfare dei suoi cittadini sono le priorità assolute. Ed in effetti, garantire l’alloggio ed il lavoro ai quasi 9 mila monegaschi è tra gli obiettivi principali, per i 24 eletti dell’emiciclo guidato da Stéphane Valeri, anche dopo un ulteriore anno influenzato dagli effetti nefasti della crisi sanitaria dovuta alla Covid-19. Valeri, pragmatico nel suo esposto, nel corso dell’incontro con la stampa tenutosi il 20 gennaio, è stato chiaro anche su questo, così come nel rivendicare l’indipendenza dell’istituzione che rappresenta ma sempre con l’appoggio del Principe di Monaco.
Partecipando ad un totale di ben 44 riunioni del Consiglio misto creato per fronteggiare l’emergenza Covid19, il presidente monegasco non ha esitato a ricordare come il Governo sia comunque lento di fronte a certe richieste che non sembrano avere il riscontro sperato: dalla campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione, al depistaggio esteso a tutti i lavoratori fino all’installazione di impianti per la depurazione nelle scuole, attualmente assenti, Valeri ha evidenziato che questo apparente lassismo non fa bene al Principato. E dire che un paese così piccolo certe decisioni potrebbero essere molto facili da prendere, vista la snellezza della sua burocrazia, che viaggia di pari passi con l’estensione del territorio ed il numero dei suoi abitanti stimati in circa 40 mila individui. Valeri si è comunque congratulato con l’esecutivo per il fatto di non aver reso obbligatoria la vaccinazione per gli abitanti monegaschi, benché ‘ basandosi sui fatti e sulle statistiche’ sia persuaso che la vaccinazione sia necessaria per affrontare la questo virus. A pensarla come lui, fino ad ora, è stato circa il 68% della popolazione. Il bilancio delle attività che hanno contrassegnato il 2021, per gli eletti dei cittadini di Monaco, resta comunque positivo se si considera che ben 6 proposte di legge (su un totale di 15) presentate dal Consiglio Nazionale sono diventate leggi (tutti i testi approvati si trovano cliccando qui; e che le misure di sostegno offerte dal Governo (CTTR, CARE e EPCP) sono in vigore fino a tutto febbraio (leggere qui il comunicato stampa) . Bel risultato, ha sottolineato ancora Valeri, è essere riusciti a mettere a segno uno degli obiettivi del Plan National che nei prossimi mesi (in due tornate diverse, una invernale ed una estiva) offre circa 600 alloggi a disposizione dei monegaschi – di cui il 20% destinati ai cosiddetti enfants de pays. Ed ora, attesa dell’arrivo degli esperti del MoneyVal a febbraio, Valeri ha voluto ribadire che la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo resta un obiettivo importante sebbene certe misure di devono adattare alle specificità di Monaco che, da tempo, non è più indicato dall’Ocse come paese inserito nella lista grigia dei paesi poco collaborativi. “Iil Consiglio nazionale rimane particolarmente preoccupato che il Principato rispetti pienamente i suoi impegni internazionali, assicurandosi che le misure antiriciclaggio siano adattate alle specificità del paese e non danneggino la competitività delle nostre aziende, creando svantaggi competitivi non richiesti dagli organismi internazionali’ ha detto Valeri. Infine, tra le novità in arrivo la manovra che prevede l’autonomia della Cassa complementare delle pensioni degli indipendenti privati (CAR) rispetto alle omologhe francesi (Agirc-Arrco) già alla fine del 2022, a beneficio anche di chi ha fatto valere i suoi diritti e non lavora più, e per quelli futuri: la decisione, motivata da una eccedenza media di 100 milioni di euro in cassa, permetterebbe al governo di Monaco di gestire meglio le sue risorse. Anche la regolarizzazione del premio di fine anno dei funzionari amministrativi, attraverso l’istituzione della 13a, così come la formazione e la modernizzazione delle loro attività, rientra tra le attività a capo del Consiglio Nazionale che comunque conta sui media e la libertà di stampa per diffondere l’informazione e creare i presupposti per una dialettica costruttiva ed utile allo sviluppo del paese
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