L’artista Corrado Veneziano svela l’essenza di Pasqua con la sua ultima mostra dedicata ai volti di Cristo
YESHU’A. IL VOLTO – I VOLTI – DI CRISTO, è la nuova mostra di Corrado Veneziano, talentuoso artista, nonché socio del Comitato della Dante Alighieri del Principato di Monaco, allestita nella straordinaria cornice del Mausoleo di Santa Costanza (dal 10 al 24 aprile) a Roma, inaugurato in presenza della socia del Comitato Dante Alighieri del Principato di Monaco, la dottoressa Roberta Ficacci Zampino che ne ha già scritto in passato (clicca qui per leggerlo), ed ora di nuovo qui con noi per commentarcelo in maniera più dettagliata. per il piacere dei nostri lettori



È la Pasqua uno dei temi più centrali della mostra che Corrado Veneziano ha portato nei suggestivi spazi del Mausoleo di Santa Costanza, a Roma. Si tratta di una Pasqua intesa come “passaggio” (nella trasfigurazione straordinaria dell’ascensione verso il cielo del corpo di Cristo) e di una Pasqua proposta come momento di “rinascita”: umana, ambientale, spirituale. Il luogo non poteva risultare più coerente, giacché il Mausoleo romano è tra gli spazi forse più importanti della prima architettura paleocristiana italiana. Edificato per volere di Costantino I (il celeberrimo imperatore fautore della diffusione del Cristianesimo), destinato alla sepoltura di sua figlia Costanza, il Mausoleo è una miniera di giochi di luce e intrichi di colonne e capitelli, evocazioni simboliche (a partire dai mosaici) che si muovono tra eleganti e modernissime iconografie religiose.




Qui Veneziano moltiplica i rimandi cromatici e pittorici. Passa dal figurativo alla simbologia cristiana, inserisce citazioni dei suoi cicli “segnici” (codici a barre ISBN, codice Morse, parole dell’alfabeto latino, ebraico, italiano) e cromatici (con quadri intrisi delle molte sfumature del blu o dell’oro), e riprende alcune tra le sue opere più significative dedicate al Purgatorio e al Paradiso di Dante: le frasi dedicate al viaggio (reale e ideale), alle stelle, alla purezza dell’avventura umana. Corrado Veneziano offre però qui, in questa mostra, per la prima volta, un’ulteriore reinterpretazione dei codici, in questo caso cartografici. Giacché i volti di Cristo che Veneziano dipinge (bellissimi, austeri, talora malinconici, increduli) sono interni a una sorta di mappa geografica, con le silhouettes di territori reali e con – soprattutto – i fedeli riferimenti numerici degli assi latitudinali e longitudinali. Scorgiamo così le meridiane e i paralleli del Nord Europa, (tra Polonia, Ucraina, Russia), del Medio Oriente più logorato da conflitti (Israele, la Palestina, il Libano), e il Mar Mediterraneo: luogo meraviglioso di scambio commerciale e culturale, ma in questi ultimi decenni anche teatro di chiusure politiche ed etiche. In ultimo, segnaliamo le opere più festose e pasquali nelle quali la colomba e l’ulivo (tra sfumature dell’argento e dell’oro), raddoppiano il messaggio di una speranza necessaria e irrimandabile: per il benessere più immanente e allo stesso tempo trascendente. Ci piace ricordare – nel corso della serata inaugurale – l’intervento, colto, autorevole, ricco, dell’Onorevole Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera, e quello – di profonda sensibilità spirituale – del Parroco della Basilica di Sant’Agnese fuori le Mura, don Mauro Milani, che ha ospitato e sostenuto Yeshu’a, il volto – i volti – di Cristo. Ricordiamo che Corrado Veneziano è stato protagonista lo scorso 14 novembre dell’evento della Dante Alighieri Principato di Monaco, celebrando Puccini “Visse d’arte: Dialoghi Pucciniani” con le sue opere della Mostra “Visse d’Arte” insieme al maestro Prosseda, il soprano Amarilli Nizza ed il tenore Fabio Armillato, realizzando una conferenza musicale senza precedenti (clicca qui per leggere l’articolo) Corrado Veneziano, PhD in Arte, ha esposto con (tra gli altri) il patrocinio del Governo e del Ministero della Cultura italiana, dell’Unione Europea, del Museo del Louvre e della Presidenza della Repubblica francese, ed è stato ospite con mostre personali in molteplici Ambasciate e Governi in Europa, America, Asia, Africa. Sue opere si trovano (catalogate e visibili al pubblico) in importanti Musei pubblici nazionali e internazionali. Tra gli spazi museali italiani, ricordiamo la Biblioteca Ambrosiana di Milano, il Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps, la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, il Museo nazionale Ridola di Matera, il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma. Una sua opera è diventata nel 2021 (per il 700mo anniversario dantesco) il Francobollo dello Stato italiano dedicato alla prima cantica della Divina Commedia. Il suo ultimo ciclo (2024), ispirato alle opere liriche di Giacomo Puccini, è stato l’unico evento pittorico sostenuto dalla Presidenza del Consiglio italiano per le celebrazioni nazionali dedicate al compositore lucchese. Tra i curatori e presentatori dei Cataloghi delle sue opere, figurano Achille Bonito Oliva, Marc Augé, Derrick de Kerckhove, Julie Heintz, Francesca Barbi Marinetti, Raffaella Salato, Sonia Martone, Cinzia Guido, Lucia Calzona.
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