Installazione nel Principato di Monaco di un container per i veicoli a energia alternativa: una novità mondiale!
Recentemente è stato installato, presso il Centre de Secours de Fontvieille di Monaco, una sorta di container per il trattamento dei veicoli a energia alternativa presso la sede di Fontvieille, nell’ottica dell’operazione “Safe City”
C’era Patrice CELLARIO, Consigliere di Governo di Monaco – Ministro dell’Interno, insieme al Colonnello Tony VARO, Comandante Superiore della Forza Pubblica, del tenente colonnello Maxime YVRARD, capo dei Vigili del Fuoco di Monaco e di Serge DESCHAMPS, Direttore Tecnico e Commerciale del Gruppo SULITEC, all’inaugurazione di questo. Sviluppato dai Vigili del Fuoco di Monaco in collaborazione con il Gruppo SULITEC e progettato utilizzando proprio un container marittimo, risponde al concetto operativo che può essere riassunto con tre parole: “Isolare – Controllare – Trattare”. Questa struttura, secondo quanto comunicato dal Governo di Monaco, è unica al mondo e con strumenti d’avanguardia per resistere, ad esempio, ad alte temperature, fino a 1 100°C nel caso di roghi accidentali. La sua messa in funzione è totalmente in linea con il concetto di “Safe-City” voluto dal Principe Alberto II di Monaco e risponde ai rischi associati allo sviluppo di veicoli a energia alternativa nel Principato, che rappresentano una grave minaccia per l’ambiente in caso di incidenti. Attualmente le auto che utilizzano energia non fossile, immatricolate a Monaco, rappresentano il 12% delle autovetture monegasche, fino ad oggi. Tra l’altro, durante il periodo del Gran Premio, questo container ha consentito di offrire una risposta operativa al rischio specifico presentato dai veicoli ibridi e quindi di aumentare il livello di sicurezza nel corso di questo evento sportivo, ospitato nel pieno centro di Monte Carlo, e così suggestivo da non avere eguali in altri circuiti. In concreto, in caso di incidente il pacco batteria di un veicolo, sia esso professionale o privato, viene ricoperto da un telo d’intervento per isolare il veicolo dall’aria circostante e per catturare i flussi tossici. Il mezzo viene quindi poi preso in consegna da un carro attrezzi che lo rimuove e lo colloca nell’area di raccolta. A questo punto il mezzo incidentato viene trascinato per mezzo di un argano ed inserito nel container opportunamente trasformato in un box, dotato di pareti termoisolanti e di sensori multipli. Solo in questa fase viene attivato un dispositivo di spegnimento automatico basato su microparticelle solide che contribuiscono, ad una temperatura predefinita, di fermare l’eventuale reazione chimica. Questo sistema può essere impiegato per trattare anche i gas tossici emessi dalle batterie elettriche difettose o quelle che rilasciano liquidi derivanti dall’estinzione. Posizionato presso il Centro di Emergenza nel quartiere di Monaco più prossimo alla Stadio Louis II, a Fontvieille durante il GP di Monaco, questo container poi sarà trasferito in un sito permanente nel Principato ancora da specificare. (Foto: Caisson de traitement des véhicules à énergie alternative 3 (© Manuel Vitali Direction de la Communication de Monaco)
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