Gran Premio di Monaco 2021: un’edizione da ricordare

C’erano ben 7 piloti residenti a Monaco sui 20 partecipanti a questo Gran Premio di Formula 1 che, probabilmente, almeno per uno di loro, il monegasco Charles Leclerc, sarà ricordato per sempre come momento di grande delusione…

Verstappen all’ultimo giro prima di tagliare il traguardo

E niente, nemmeno una Pole Position, conquistata a casa sua con grinta e tenacia, potrà essere ricordata con ‘nostalgia canaglia’ dal giovane Leclerc, costretto suo malgrado a rinunciare a gareggiare in quanto l’albero di trasmissione della sua monoposto non gli ha permesso di gareggiare. E’ rimasto nei box, Leclerc, sconsolato, rientrando nel motorhome Ferrari mentre gli altri concorrenti iniziavano a darsi battaglia sul tracciato cittadino che conosce a memoria. E dire che c’erano tanti striscioni che tifavano per lui.

Difficile da ammettere ma, probabilmente, questo è il suo carma o, forse più razionalmente, è la conseguenza per essersi schiantato a pochi giri dalla fine delle qualifiche, sabato 22 maggio. Apparentemente l’incapacità dei meccanici della sua squadra a prendersi la responsabilità di rinunciare all’ottimo piazzamento e far scivolare il beniamino di Monaco alla quinta posizione, sostituendo il cambio compromesso dall’incidente come impone il regolamento FIA, non era tra le opzioni previste dall’ing. Mattia Binotto, Direttore Sportivo della scuderia Ferrari. Ma del resto, nessuno è perfetto. Il Gran Premio di Monaco è così, imprevedibile e forse anche un po’ scontato, visto che l’errore che ha commesso Charles è un peccato veniale che ha pagato caro. L’intera gara che si è svolta in una giornata semi-primaverile, tra vento e annuvolamenti improvvisi, è stata senza altre sorprese, se non contiamo l’incapacità del team della Mercedes di svitare un bullone al pneumatico di Bottas, al cambio gomme, costringendo il pilota finlandese al ritiro. La gara di Monaco, quando non piove, è davvero come dice Lewis Hamilton, bellissima ma è come un noioso trenino visto che non ci sono possibilità di sorpassi? Beh, in effetti, se non fosse stato per l’ottima performance dell’italiano Antonio Giovinazzi su Alfa Romeo Racing che, finalmente, ha conquistato il suo primo punto in campionato – sul suo profilo Twitter ha scritto “Un punto, solo un punto, solo il primo di molti altri” – non ha dato altri brividi particolari. Del resto, senza pubblico nel settore noto come la Pelouse, senza la piattaforma della Red Bull Station, con pochi superyacht in rada e VIP in pista, ha segnato il passo ad un nuovo modo di vivere questo sport automobilistico.

Purtroppo la gente ha continuato ad assembrarsi per assistere alle gare, a dispetto delle regole sanitarie imposte dal Governo di Monaco

Per quanto siano stati ben accolti i migliaia di test molecolari a cui – noi giornalisti accreditati FIA e gli addetti ai lavori – ci siamo volentieri sottoposti dall’arrivo del circus del Gran Premio di Monaco fino alla fine della gara – si fa tutto pur di scongiurare la diffusione del coronavirus – in generale pare che il bilancio ‘economico’ non sia dei più esaltanti secondo quello che ci hanno raccontato i ristoratori ed i titolari dei negozi rimasti aperti per l’occasione. Le strade pattugliate dalla Polizia locale, supportata da guardie giurate private, hanno disincentivato i tifosi dell’ultimo minuti e pure i bagarini che speculavano sui turisti sprovveduti a caccia di biglietti per assistere alla gara automobilistica dal fascino assoluto. Oggi, Lunedì di Pentecoste, nel cattolico del Principato di Monaco, è festa. Nel frattempo, mestamente, i motorhome si stanno scomponendo per partire verso la nuova tappa del Gran Premio di Baku e pure le tribune, i paddock e tutto il resto inizia ad essere impacchettato fino alla prossima volta. E, fatto salvi i commenti sulla gara che abbiamo condiviso con i colleghi di Riviera24 – cliccare qui per leggere l’articolo – ci concediamo una parentesi nostalgica ricordando che il primato ad aver calcato più volte il primo gradino del mondiale di Formula Uno del Principato di Monaco è sempre ed ancora l’indimenticabile Ayrton Senna (6​ volte​)​, seguito da Graham Hill  e Michael Schumacher (5 volte). Quelli sono tempi che, purtroppo, non torneranno mai più. (© Direction de la Communication / Michael Alesi Direction de la Communication / Manuel Vitali; Palais Princier de Monaco / Eric Mathon; F1; FIA; Automobile Club de Monaco; Amp Monaco )

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