Covid-19: il Principato di Monaco come la Francia

Dopo il discorso del Presidente Emannuel Macron, pronunciato la sera del 12 marzo alle 20h00, non poteva mancare la reazione del Principato di Monaco in merito alle nuove misure di sicurezza previste per contenere la diffusione del #Covid19. Ed infatti, terminata la riunione con SAS il Principe Alberto II di Monaco, il Ministro di Stato Serge Telle, affiancato dai Consiglieri di Governo-Ministri degli Affari Sociali e della Salute e quello delle Finanze e dell’Economia (rispettivamente Didier GAMERDINGER e Jean CASTELLINI) e dal Direttore Generale del Dipartimento degli interni Christophe PRAT e la vice-Direttrice dell’Educazione Nazionale Marie-Cécile MORENO ha convocato la stampa per un point press che abbiamo trasmesso in diretta sul canale AMP Monaco di Facebook

Serge Telle, Primo Ministro del Principato di Monaco

In sintesi, come immaginavamo, quanto proposto alla popolazione residente nel Principato di Monaco in qualche modo ha replicato le decisioni francesi, ossia la chiusura di tutte le scuole (pubbliche e private) a partire dal 16 marzo fino a nuovo ordine; e il divieto di riunirsi oltre i 100 individui negli spazi pubblici. Per quanto riguarda il primo punto, l’amministrazione di ciascun istituto scolastico intende agevolare il lavoro degli insegnanti attraverso l’uso del web e tramite comunicazioni via email. In tal senso, in accordo con il Governo di Monaco, è stato attivato un centro informazione destinato a rispondere ai dubbi dei genitori degli studenti che possono sia telefonare (98 98 47 01) che scrivere all’email [email protected]. Questo è indicato anche nel comunicato pubblicato ed accessibile cliccando qui . Inoltre, sempre da lunedì sono stati predisposti degli asili a numero chiuso, a cui possono far riferimento i lavoratori di Monaco che appartengono alle categorie individuate come primordiali nella lotta contro l’epidemia, nel funzionamento dell’amministrazione di Monaco e negli organismi d’importanza vitale (OIV). Per tutti gli altri, il ricorso al telelavoro pare una buona soluzione, sicuramente promossa dal Governo di Monaco. Purtroppo però, siccome l’Italia non ha siglato l’accordo per normare questa modalità, resta da vedere in quanti, dei frontalieri italiani, ne possano fare appello. Ed ancora…

Inizio lavori per il Gran Premio di Monaco 2020

Per gli imprenditori di Monaco che dimostrano di averne i requisiti – per saperne di più scrivere a [email protected], telefonare al numero 98 98 98 99 oppure consultare il sito www.spe.gouv.mc – ventilate molte agevolazioni come il ricorso a prestiti agevolati a tasso zero (gli interessi li paga il Governo di Monaco); per tutti i censiti ai servizi fiscali monegaschi, invece, comunicata la possibilità di posticipare il versamento dell’IVA di due mesi. Tuttavia, data l’impossibilità di chiudere le frontiere alla Francia, e la fluidità delle persone che frequentano il Principato di Monaco, secondo il Ministro Telle non sono immaginabili per il momento prevedere misure più severe, almeno fino ad ora. Infatti, seppur si pensa di limitare a 50 persone la frequentazione di bar e ristoranti di Monaco (ma non sono previste sanzioni per chi non rispetta la nuova regola), rimane evidente che la politica italiana adottata dal Premier Conte è molto lontana da quella intrapresa dagli amministratori del Principato. Ciononostante i grandi eventi in calendario, come il Printemps des Arts, gli spettacoli del Grimaldi Forum di Monaco fino a maggio sono tutti saltati o, in alcuni casi, rimandati a tempi migliori. E mentre c’è chi ventila la possibilità della chiusura di grandi alberghi e ristoranti rinomati (tra cui un noto caffé gestito da Briatore che ha già provveduto a serrare le sue porte) la direzione dell’Automobile Club di Monaco sembra decisa ad organizzare comunque il suo Gran Premio Storico, il 12° per l’esattezza. Solo che i lavori sul porto, oggi, sembravano fermi…Infine, come abbiamo già detto, tenete d’occhio il sito del Governo di Monaco e le sue pagine social per avere maggiori dettagli. Nel week-end, infatti, oltre quanto pubblicato sul Journal de Monaco, non sono previsti altri aggiornamenti stampa

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