Arte: l’AIAP di Monaco espone al Castello di Dolceacqua

Proseguono con successo gli appuntamenti al Castello di Dolceacqua che continuano a rinsaldare i rapporti tra Monaco è stato siglato lo scorso anno il gemellaggio tra i due Comuni. Questa volta, sono gli artisti dell’AIAP a siglare l’iniziativa, con un’esposizione intitolata ‘Un destino, alle fonti della tragedia’

La storia dei Doria e quella dei Grimaldi, alla fine del XV secolo, quando Bartolomeo, figlio di Francesca Grimaldi e Luca Doria, riuscì a mediare tra i due partiti (Ghibellini e Guelfi) con relazioni che poi sfociarono nella tragedia (uccise Luciano Grimaldi) per poi riconciliarsi, formalmente, con un gemellaggio con il Principato che sta maturando con iniziative culturali organizzate nei rispettivi territori. Quella intitolata ‘Un destino, alle fonti della tragedia’ mette insieme 20 artisti, professionisti e dilettanti iscritti all’AIAP che spirandosi alla tragedia, come genere e come racconto di un vissuto capace di interpretare la realtà, hanno reato opere esposte nel castello di Dolceacqua fino al 2 aprile. Tra questi, quelle che più hanno centrato l’obiettivo, secondo noi, sono due: Caroline Bergonzi e Tatjana Sonjov & GiIL.

La prima, Caroline, monegasca nel cuore e internazionale nell’anima, è un’ inspirata artista e scultrice che adopera il saldatore con la stessa delicatezza di un pennello. Qui, nel castello di Dolceacqua, espone per la prima volta tre corone che ci ricordano quelle indossate dai personaggi mitologici narrati nel Valhalla. Spigolose ma armoniose ed imponenti al tempo stesso, ci fanno riflettere su come il potere di chi le indossa possa essere anche uno schiacciante fardello da sopportare, poiché ogni movimento potrebbe creare dolore (immaginiamole calzate in testa realmente, scarnificherebbero il cranio) ma anche conferire un aspetto regale, tale da incutere rispetto fino a sembrare minaccioso. Inoltre, sempre Caroline, ripropone all’esterno la sua Fenice in vestione ridotta rispetto a quella che campeggia a New York: l’opera, creata da un’ unica lamiera, fiammeggiante, si libra nell’aria risorgendo dalle ceneri e dal fuoco, evocando simbologie ancestrali.

Tatjana, invece, si sofferma su come anche delle tele usate come tovaglie, possano raccontare storie domestiche, effimere, che cambiano colori a seconda dello scorrere del tempo. Che siano due o quattro i commensali, ogni pranzo o cena genera macchie soprattutto di legumi, frutte e verdure ‘fuggite’ dai piatti che li contenevano, ma catturati ed assorbiti dal ripiano che li restituisce trasformandone il colore fino, forse a lasciare tracce impercettibili, come il passaggio dell’uomo su questa terra.

Secondo gli organizzatori, il luogo di esposizione, il castello dei Doria, con la sua restante architettura, ‘ci conduce immediatamente all’interno di una scenografia teatrale, mantenendo un forte legame con la tragedia antica. Queste storie di uomini e donne illustri, con le loro esaltate passioni scatenano nello spettatore forti emozioni e sconvolgimenti. Le opere, pensate per il castello, sono racconti astratti, emozioni percepite, varie interpretazioni e rielaborazioni della suddetta storia. Un destino tragico che, nonostante la lontananza nel tempo, ci permette di pensare alle varie analogie, personali e universali, con la nostra epoca contemporanea’. Se vi capita di passare a Dolceacqua, passate a vedere questa mostra, è un viaggio nella fantasia e nella storia, non solo del luogo ma, forse, nel nostro io che si ritrova anche tra le anonime ed antiche ceste antiche di vimini, raccolte ed appese all’interno del castello come un enorme grappolo d’uva, un opera altamente simbolica, firmata da Florian Ferrua. (foto AMP Monaco)

QE-MAGAZINE

QE-MAGAZINE è il primo ed unico periodico digitale in italiano del Principato di Monaco  (FacebookInstagram e Twitter) che propone anche una versione stampabile del magazine digitale ESCLUSIVAMENTE agli abbonati che ne facciano richiesta. Seguiteci anche su nostro canale YOUTUBE MonteCarloBlog e anche sul nostro canale Telegram Monaco Pocket

Potrebbero interessarti anche...

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Translate »
Privacy Policy Cookie Policy