Principato di Monaco: un diverso punto di vista

E’ davvero surreale osservare il Principato di Monaco dall’alto della sua Rocca, durante una qualsiasi giornata della settimana. Ci sono zone completamente deserte, altre affollate da persone che, ignare dei divieti, passeggiano con bambini, nonni, zii, cani e amici, come nulla fosse. Verrebbe voglia di chiedere loro cosa non sia chiaro nelle disposizioni impartite dall’amministrazione di Monaco ormai da settimane. Stare a casa è diventato un mantra per le persone responsabili, quelli che si preoccupano della propria saluta ma soprattutto quella degli altri. Ovvio, uscire per sgranchirsi le gambe, fare la spesa senza percorrere chilometri dovrebbe essere la regola. Eppure a volte tocca allontanarsi un po’ troppo dal proprio domicilio perché, come è capitato a noi, era impossibile farmacie provviste di mascherine. Altra storia invece, nella zona del Larvotto. E meno male che i parchi pubblici sono chiusi, ovunque, altrimenti immaginiamoci già la folla dei maratoneti che mai pensavamo di incontrare da quanto è iniziato il confinamento. Tutti a fare jogging, pur di non rimanere a casa: ma perché. Comunque, come ci testimoniano i nostri lettori, esistono anche bande di giovani giocare tutti insieme nei cortili di casa, con il consenso dei genitori irresponsabili.

Centro commerciale di Fontvieille (Monaco)

E tante gente, sempre, la troviamo costantemente in coda davanti l’ingresso del più grande centro commerciale, quello che si trova nel quartiere più giovane di Monaco, Fontvieille. Le persone con i carrelli, ultimamente anche all’interno, iniziano a rispettare la distanza fisica consigliata da quando questa pandemia del Covid19 sta modificando lentamente le nostre abitudini per evitare la propagazione del virus.

Controlli a campione sul Porto di Monaco

Poi, sempre per la cronaca, è solo da pochi giorni, alcuni poliziotti e dei carabinieri abbigliati in maniera più sobria indossano guanti e mascherina: presenti nei punti cardine con le loro pattuglie, come nei pressi della rotonda di Santa Devota, sovente fermano scooter ed auto non targate MC. Sembrerebbe comunque che qualche furbetto ci sia anche qui. Tuttavia, come ci hanno segnalato, soprattutto verso Saint Romain, quartiere estremo di Monaco confinante con Roquebrune Cap Martin, i posti di blocco ci sono ma non costantemente.

Bene, detto questo, ecco a voi, cari lettori di QE-MAGAZINE la nostra prima galleria di immagini: sono le foto scattate sabato 4 aprile, in tarda mattinata, a Monaco Ville. Sembrava un borgo fantasma, ordinato, pulito, quasi sinistro. Forse perché, a parte i turisti che ora non ci sono, la Rocca è sempre stata un quartiere tranquillo, mai densamente abitato. Figuriamoci ora che una moltitudine di finestre e balconi sono proprio chiusi: chissà per quanto tempo…(Immagini: copyright AMP Monaco)

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