Principato di Monaco: il Governo promuove 4 visite guidate di Mareterra

La volontà del Governo di Monaco è chiara: fare del quartiere Mareterra un luogo iconico, quasi monumentale, che valga la pena visitare con tanto di guida turistica

La chiamano ‘passeggiata immersiva negli spazi pubblici di Mareterra’ e viene proposta come un’opportunità da non mancare, tanto per scoprire il progetto, quanto la sua storia e le scelte paesaggistiche che hanno caratterizzato questo nuovo quartiere, controverso per alcuni aspetti, audace per altri. Composto principalmente da palazzi (il Renzo), palazzine e villette, a far da contorno a questa colata di cemento scelto tra i meno inquinanti, i 6 ettari di Mareterra presenta, come decori, anche circa 800 alberi e 35.000 piante collocati in 9.400 m2 per creare spazi verdi aperti al pubblico. Ma Madre Natura, si sa, impiega tempo per adattarsi ai nuovo ambienti, e così tutto questo verde stenta per il momento ad emergere dal bianco della pavimentazione, dal cemento immacolato, intervallato da fontane, tra cui cinque vasche e un percorso che va dalla cima della collina al Larvotto, il uqartiere Mareterra ha assorbito anche una parte del più antico Giardino Giapponese provato di una parte della vegetazione a favore di una nuova pagoda. E così, nonostante i numeri, a prima vista quello che spicca guardando da lontano Mareterra sono soprattutto le prodezze architettoniche dei palazzi, di cui uno ricorda molto la struttura che accoglie l’Acquario di Genova.

Tuttavia, secondo quanto si legge nel comunicato stampa fornito dal Governo di Monaco, ‘nell’ottica di un approccio sostenibile’, questo nuovo quartiere nasconde dei segreti che vale la pena conoscere dai visitatori occasionali così come dagli stessi abitanti del Principato. Come, ad esempio, alcune infrastrutture innovative, tra cui un bacino di irrigazione che recupera l’acqua piovana per irrigare gli spazi verdi e un bacino di raccolta delle acque meteoriche per limitare gli scarichi in mare. Quello però vale la pena scoprire sono due nuove aree insolite: la “Grotta Azzurra”, che offre una vista unica dell’interno di un ‘cassone Jarlan’ e del suo ruolo di frangiflutt, e la “Zona di meditazione”, una stanza le cui pareti sono ricoperte di pietre colorate, quarzo, vetro e metallo, ideata per invitare contemplazione mentre, a pochi passi, s’infrangono le onde del mare. Durante questa passeggiata, organizzata dal Dipartimento di Sviluppo Urbano di Monaco, è possibile discutere con la guida dei metodi di lavoro utilizzati, delle sfide affrontate e di ciò che accade dietro le quinte di questo progetto che ha generato almeno 200 milioni di euro di IVA, a beneficio del Governo monegasco. E’ quindi un’occasione unica e originale per immergersi direttamente nelle fondamento di Mareterra, comprendere il know-how che ha dato vita a questo nuovo spazio del Principato, e capire del perché di tante apparenti contraddizioni stilistiche sono invece scelte strategiche. Per ora sono 4 gli appuntamenti previsti (26 febbraio, 5 marzo, 12 marzo e 19 marzo) per fare queste visite commentate al quartiere di Mareterra, tutte alle 14.00 in Place Princesse Gabriella, davanti all’opera “Quatre Lances” di Alexandre Calder. Non è necessario prenotarsi, tanto è aperta gratuitamente a tutti…

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