Principato di Monaco: dopo Chokolashow le sculture sono in tournée

Alcune di loro le troviamo in giro per Monaco, esposte in bella mostra anche durante il Gran Premio di Monaco. Stiamo parlando delle sculture realizzate da 7 giovani allievi delle scuole d’arte di Monaco (Pavillon Bosio) e di Sanremo (Accademia delle Belle Arti) esposte nel tunnel Riva, lo scorso 9 maggio, e vendute all’asta nell’ambito della prima edizione di Chokolashow. La più grande di tutte, firmata Moa Ferreira queste spicca nella sala d’attesa dell’ UPPM la Roseraire di Monaco

Qualche giorno dopo l’assegnazione all’asta organizzata al termine della prima edizione di Chokolashow, le 7 sculture – più il blocco firmato dal Sovrano e dai suoi figli gemelli – di cioccolato ispirate alle monoposto partecipanti all’ultimo Gran Premio Storico di Monte Carlo – sono state consegnate ai legittimi acquirenti mentre il ricavato di ciascuna è stato devoluto dalla casa d’aste Wannenes Monte Carlo alle associazioni abbinate durante il sorteggio a cui ha partecipato attivamente SAS il Principe Alberto II accompagnato dai figli, il Principe Ereditario Jacques e la sorella gemella, la Principessa Gabriella. “Lo scopo di questa iniziativa coordinata dalla Monaco International Hub (MIH) che ho fondato e presiedo – ha detto Maria Bologna, giornalista italiana nel Principato di Monaco e ideatrice del progetto Chokolashow – è, oltre che creare qualcosa di unico, in cui la creatività sia a profitto di chi ne ha più bisogno, è quello di dare al cioccolato un’altra identità, immaginandolo come materia da plasmare, stimolando l’estro degli studenti che hanno partecipato a realizzare le sculture ispirate al tema proposto dall’organizzazione. Il fatto poi che queste opere, che rappresentano alcune monoposto in gara al GP Storico di Monaco, stiano letteralmente ‘circolando’ per Monaco, ed in luoghi pubblici, non può far altro che farmi piacere.”

Ed infatti, quello che sta succedendo, indirettamente, permette alle sculture in cioccolato di far mostrarsi oltre all’evento del 9 maggio, permettendo di farsi apprezzare nei luoghi che le ospitano. Attualmente una scultura si trova negli uffici dell’associazione Fight Aids Monaco, un’altra (il lingotto formato dal Sovrano ed i suoi due gemelli, è stata donata da Helga Piaget (Passion Sea) alla MIH, mentre quello creato da Valentina Trassy, vincitrice del trofeo Chokolashow, gemellato con Action Innocence Monaco, è stato offerto ad un membro del CREM.

Ma non finisce qui. Se nel frigo della gelateria di uno dei partecipanti e partner principali di Chokolashow, Claudio Rossi (La Bottega del Gelato) spicca la monoposto in cioccolato abbinata alla Société protection des animaux (SPA), quella con foglia oro, posta sul tronco, anch’esso ricoperto di cioccolata, troneggia nella sala d’attesa del UPPM la Roseraire, su iniziativa dell’Association de Bienfaisance Eugenio Benedetti Gaglio. Secondo quanto ha dichiarato la stessa Anna Maria, fondatrice e tesoriera dell’associazione creata insieme al marito Eugenio Benedetti Gaglio, “E’ stato un onore ed un piacere affidare l’opera di Moa Ferreira ad una struttura a noi cara poiché, da anni, contribuiamo concretamente affinché l’arteterapia sia di supporto ai pazienti di PSI 1 e 2 dell’ospedale Princesse Grace di Monaco”. I signori Benedetti, infatti, da anni, sovvenzionano l’attività svolta da due arteterapeute che, periodicamente, incontrano i pazienti e con loro realizzano progetti creativi secondo il metodo perfezionato dal prof. Peciccia il quale, sui principi di Gustave Jung, successivamente integrati dallo psichiatra Gaetano Benedetti (fratello dell’imprenditore e filantropo Eugenio Benedetti Gaglio, n.d.r.), prevede terapie di gruppo attraverso metodi integrati di psicoterapia. (Foto, copyright Stefano De Lorenzi)

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