Nei porti di Monaco installati i…Biohut

Dal 2014, la Direzione degli Affari Marittimi (DAM), la Direzione dell’Ambiente (DE) e la Société d’Exploitation des Ports de Monaco (SEPM) hanno deciso d’installare delle barriere artificiali battezzate “Biohut”, ritenute utili per creare habitat artificiali, all’interno dei porti di Monaco, al fine di reintrodurre la funzione ecologica delle nursery sui fondali rocciosi e sabbiosi.

Evidentemente c’è qualcuno che si è posta la domanda su come proteggere le larve marine dai predatori naturali all’interno di un’area trafficata da battelli a motore e a vela. Magari il problema c’è sempre stato. Oppure no, poiché la creazione del nuovo quartiere Mare Terra nato da un terrapieno costruito a ridosso del Fairmont, potrebbe verosimilmente aver compromesso gli equilibri della riserva marina naturale del Larvotto. Comunque sia, sostituendosi a Madre Natura, il Governo di Monaco e più particolarmente il Sovrano attuale, a conferma della sua vocazione ad essere paladino nella difesa delle cause ambientali, dopo aver permesso nel 2021 ai cavallucci marini di riprodursi senza rischi, in pieno mare, a poca distanza del Museo Oceanografico (clicca qui per leggere l’articolo), ha permesso alla DAM, la DE e sa SEPM di unire le forze per offrire maggior possibilità di sopravvivenza, contribuendo alla crescita delle popolazioni adulte. L’installazione di queste barriere artificiali battezzate “Biohut” è stata favorita, secondo quando indicato dal comunicato stampa, dall’efficacia delle stesse. Poiché l’operazione monegasca, secondo i dati dei rapporti di monitoraggio scientifico semestrali della società BIOTOPE, si basa sulla rilevazione di 416 tipologie di pesci corrispondenti a12 specie diverse e una fauna estremamente sviluppata e variegata, ecco spiegato perché il DAM, la DE e la SEPM hanno deciso di stabilire questa operazione per altri quattro anni. Inoltre, alla luce di questi risultati convincenti, lo Yacht Club di Monaco ha voluto investire in questa azione ecologica e diventare partner delle entità sopra citate per creare un vero e proprio corridoio ecologico all’interno del Porto Hercule, consentendo l’installazione di 24 nuovi vivai nella sua marina. Attualmente sono 79 vivai saranno installati questa settimana nei porti di Monaco, coprendo anche il Porto di Fontvieille, sempre però con lo scopo di ripristinare l’ecosistema impattato dall’attività umana. (Foto: Direzione della comunicazione di Monaco / Manuel Vitali)

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