Monaco Yacht Show 2023: la quintessenza di un salone nautico d’élite

530 espositori a rappresentare l’eccellenza  e l’innovazione nel settore nautico; 40 nuovi modelli tra Yacht e Superyacht; circa 20.000 presenze dichiarate dagli organizzatori contro le 30.000 dichiarate del 2018. Con questi i numeri ha chiuso le porte, una settimana fa, la 32a edizione del Monaco Yacht Show (MYS) che abbiamo visitato per voi…

A differenza delle esposizioni nautiche in altri luoghi, il MYS continua a voler essere il riferimento del più alto livello di target di potenziali compratori non solo di imbarcazioni ma anche, da qualche anno, di auto e velivoli presentati da selezionati espositori top di gamma. Forse anche per contenere il numero dei visitatori, pur tenendo conto che dal 2018 il prezzo di un pass è definitivamente raddoppiato passando da 300 a 600€, notiamo che, seppur inferiori del 30%, le presenze risulterebbero essere ben motivate e più interessanti per gli espositori che, alle mie domande circa il risultato della fiera, hanno manifestato la loro piena soddisfazione circa l’affluenza ed i contatti raccolti. Diciamo pure che le condizioni meteo marine hanno contribuito a rendere più piacevole la visita, soprattutto per le prove in mare delle imbarcazioni. Inoltre, gli aggettivi per le superauto moderne e vintage esposte, come le moto, sottomarini, hydrobike, elicotteri, il gran numero di imbarcazioni a propulsione elettrica e le ultime più performanti hydro boards elettriche, oltre ai dispositivi hi-tech e gli accessori e componenti destinati esclusivamente ai superyachts, non possono che essere superlativi. La lista, invece, delle imbarcazioni che hanno catturato la mia attenzione sarebbe davvero lunga. Bisogna però scegliere. Per questa ragione, ne cito solo alcune. La Sunreef ha presentato il suo nuovo catamarano a vela da 24.4 metri, modello ECO, Apollo 99, che viene noleggiato a 85.000€ a settimana: essenziale, funzionale, troverà sicuramente chi lo apprezzerà anche in navigazione. La Aprea, invece, ha presentato il suo nuovo Marchio, Lancia Aprea, distinguendosi fra tutti con il suo modello 52, candidato alla nomination 2024 della European Power Boat of the year, nella categoria “oltre 20 metri”. Capitolo a parte per il consorzio italiano, The italian sea group : la Tecnomar ha presentato “This is it” un catamarano a motore di 43 metri da design non convenzionale e, in collaborazione col centro stile automobili Lamborghini, il Fury 63, un motoscafo di ben 20 metri con una estetica molto accattivante ispirata alla Lamborghini SIAN e prodotta, come suggerisce il nome, in soli 63 esemplari. Dotato di 2 motori Man v12 da solamente 24.000cc che sviluppano 2.000 cavalli ognuno, il SIAN, benché sia davvero performante ha lo svantaggio di essere non proprio ecologico, poiché ha un consumo medio di 360 l/h, ovvero 6 l/min. La Admiral ha porposto, invece, My Kensho, un superyacht di 75 metri i cui interni sono allestiti dal nostro Giorgio (Armani), il Re della moda italiana: 8 cabine per 16 ospiti e ben altre 12 per l’equipaggio con propulsione ibrida, diesel/elettrico. Davvero bello nella sua essenziale eleganza. La Perini navi, invece, ha scelto il Monaco Yacht Show per l’anteprima mondiale di Art Explorer”, il più grande catamarano del mondo: 46,5 metri di lunghezza, 6 cabine con bagno per 12 ospiti e altre 6 per il personale di bordo. Dopo l’immensamente grande, passo ora ai giocattoli luxury da mare, piccoli ma sofisticati. Nel panorama dei foil mi hanno colpito un paio di oggetti direi ‘da passeggio’ a fior di onde: la Hydrobike Manta 5 , made in Nuova Zelanda, il cui importatore francese ha riscosso un grandissimo successo vendendo in 2 giorni tutte le 50 unità
a disposizione. Sempre restando in tema di foil, ho parlato con un giovanissimo e simpatico ingegnere tedesco, Franz Hofmann, Ceo della propria Aerofoils , spin off incubato in Audi. Trattasi di una sorta di “l’aliscafo” monoposto elettrico più avanzato e sicuro sul mercato: anche lui felicissimo del successo riscontrato al Salone di Monaco. Tra l’atro, riferiscono, il suo efoil è possibile testarlo gratuitamente nel porto di Saint Jean Cap Ferrat.

Ed ora qualche curiosità: lo sapevate che è possibile trasportare i superyacht di qualunque grandezza in giro per i mari del globo su un’altra imbarcazione? La olandese DYT (https://www.yacht-transport.com), leader in questo servizio e con una sede operativa anche nel Principato di Monaco me lo ha raccontato in sintesi. E’ curioso oltre che interessante il modo in cui gli stessi vengono imbarcati: la nave apre il portellone posteriore, si riempie di acqua marina, le barche entrano e vengono fissate su apposite strutture per mezzo di saldatura; operazione contraria per lo sbarco. Inoltre l’operazione sembra essere più rapida di quanto si possa immaginare. Bravi. Inoltre, tra le varie imbarcazioni a disposizione dei visitatori, per una prova in mare, abbiamo scelto di fare un giro su un tecnologico e velocissimo gommone di quasi 12 metri, dotato di 2 motori fuoribordo di 400 cavalli ciascuno. Durante il giro perlustrativo nella baia di Monaco, abbiamo raggiunto la velocità di 56 nodi in una manciata di secondi con un mare un po’ ondoso, notando una stabilità impressionante e quindi sentendoci in assoluta sicurezza, in totale assenza di vibrazioni e silenziosità, forse anche all’abilità di Vincent che, a soli 27 anni, è già vice Comandante Ufficiale di nave a Marsiglia, ma in missione nel Principato per soli pochi giorni. La barca in questione è la Venom 39, che dispone di cuccetta doppia, bagno con doccia, 2 frigoriferi e enorme vano oggetti, tutto ben sapientemente nascosto con aperture idrauliche. E’ costruita dalla Ribco che è rappresentata a Monaco da una agenzia di chartering.

Infine, dal mare al cielo. Ho scoperto che non per forza bisogna spendere quasi 10 milioni di euro per il modello Top degli elicotteri offerti dalla italiana Agusta, presente al Salone, anche l’azienda italiana Zefhir ha da poco ottenuto i certificati per produrre un simpatico elicottero ultraleggero, dalle linee eleganti e costruito interamente in fibra di carbonio con un sicuro motore turbo fornito da una nota industria aeronautica ceca. E’ comodamente un biposto per non eccedere il peso che gli permette di rientrare nella categoria degli ultraleggeri e con la innovativa caratteristica di avere montato a bordo un paracadute balistico. Ho scoperto pure che hanno brevettato un sistema che, in caso di avaria, blocca le pale per non intralciare i cavi del paracadute, una volta espulso. La sua velocità di crociera è di 160 km/h, autonomia di oltre 2-4 ore a seconda della configurazione scelta, posto per un piccolo bagaglio: spesa per questo “giocattolo” 600.000€.  Insomma, alla fine posso affermare che il MYS, ancora una volta, si è rivelato un sorprendente contenitore, intenso e colorito, dei “giocattoli” più lussuosi, tecnologici e innovativi, oltre che cari, presenti sul mercato. Il pubblico sembra avere apprezzato e noi pure. 

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