Monaco: sperimentazione preclinica nel trattamento dei tumori cerebrali pediatrici, iniziata la raccolta fondi

Un nuovo protocollo di trattamento proposto dai ricercatori del Centro Scientifico di Monaco potrebbe migliorare la qualità delle cure per i bambini affetti da medulloblastoma o ependimoma, tumori embrionali che colpiscono il sistema nervoso centrale. Ma per farlo bisognerebbe trovare i fondi necessari per avviare la seconda parte di questo studio clinico che ammonta a 620.000 euro. E la Fondazione Flavien ha già raccolto 200.000 euro, mentre sono in corso richieste di finanziamento istituzionale e di raccolta in Francia e nel Principato di Monaco

La stipula di un accordo a partire da novembre 2015 tra la Fondazione Flavien, un’associazione dedicata al sostegno della ricerca sul cancro pediatrico, e il Centro Scientifico di Monaco (CSM) ha permesso ai ricercatori di questo Istituto di avviare un progetto innovativo per esplorare nuove strade nel trattamento dei tumori cerebrali pediatrici. E’ questa la notizia che circola in queste ore, a pochi giorni dal lancio ufficiale della campagna di sensibilizzazione che prevede una sorta di crowdfunding necessario per proseguire gli studi: “Per i bambini e le loro famiglie, questa sperimentazione preclinica è un’immensa speranza…” spiega Denis Maccario, presidente della Fondazione Flavien, che aggiunge: “La prima fase della nostra collaborazione con il CSM, dedicata alla ricerca, sotto la guida dei medici Gilles Pagès e Vincent Picco, ha richiesto un investimento di 600.000 euro da parte della Fondazione Flavien, sostenuta da donazioni. Ora stiamo avviando la seconda fase, che richiede un impegno finanziario di pari importo e per la quale speriamo di mobilitare un gran numero di persone per questa fase essenziale, verso l’attuazione di un nuovo protocollo di trattamento. Il costo di questo studio clinico ammonta a 620.000 euro. La Fondazione Flavien ha già raccolto 200.000 euro e per raggiungere questo obiettivo sono in corso richieste presso enti istituzionali, oltre la consueta raccolta fondi in Francia e nel Principato di Monaco”.

Una delle sfide principali per migliorare la cura dei bambini affetti da questa malattia è, come risulta dalla nota stampa, trovare trattamenti efficaci con il minor numero possibile di effetti collaterali. In particolare, i ricercatori hanno lavorato per trovare tali farmaci tra le terapie antitumorali mirate che sono già state convalidate in altre indicazioni negli adulti.
I risultati preclinici ottenuti dai ricercatori monegaschi dimostrano che il farmaco chiamato axitinib, somministrato secondo un regime di trattamento cosiddetto “metronomico”, ha un’efficacia almeno comparabile e un profilo di tossicità più favorevole rispetto alle terapie attuali. Questo programma di ricerca offre quindi la speranza che l’uso clinico di questa molecola permetta di trattare efficacemente alcuni tumori infantili, riducendo i gravi effetti collaterali di cui soffrono i pazienti, spesso molto giovani. “Schematicamente, una terapia metronomica…” dice il dottor Picco, “permette di gestire il cancro come una malattia cronica. L’obiettivo è quello di controllare e rallentare la sua crescita per arrestarne lo sviluppo.

Questo protocollo potrebbe limitare gli effetti collaterali riducendo la tossicità del trattamento, in quanto viene somministrato a dosi inferiori, ma con maggiore frequenza. Inoltre, si ridurrebbe il rischio di creare le condizioni per la resistenza ai trattamenti antitumorali. Ora l’unico modo per scoprire se axitinib è una buona aggiunta all’armamentario terapeutico disponibile per il trattamento dei tumori cerebrali pediatrici è quello di condurre uno studio clinico. Sotto l’egida del professor Nicolas André (oncologo pediatrico dell’Ospedale Pediatrico La Timone e vicepresidente della ricerca dell’Assistance Publique des Hôpitaux de Marseille) e con il sostegno della rete francese di centri esperti in studi clinici di fase precoce per i tumori pediatrici (CLIP2, Institut National du Cancer e Ligue Contre le Cancer), il CSM e la Fondazione Flavien stanno attualmente conducendo il progetto di sperimentazione clinica MEPENDAX, che è stato impostato su una coorte di 36 pazienti e durerà tre anni. Il progetto determinerà l’efficacia e la ridotta tossicità della somministrazione metronomica di axitinib in combinazione con dosi ridotte di chemioterapici convenzionali. “Per i bambini e le loro famiglie, questa sperimentazione preclinica è un’immensa speranza…” spiega Denis Maccario, presidente della Fondazione Flavien, che ricorda: “La prima fase della nostra collaborazione con il CSM, dedicata alla ricerca, sotto la guida dei medici Gilles Pagès e Vincent Picco, ha richiesto un investimento di 600.000 euro da parte della Fondazione Flavien, sostenuta da donazioni. Ora stiamo avviando la seconda fase, che richiede un investimento di pari importo e per la quale speriamo di mobilitare un gran numero di persone per questa fase essenziale, verso l’attuazione di un nuovo protocollo di trattamento. Il costo di questo studio clinico ammonta a 620.000 euro. La Fondazione Flavien ha già raccolto 200.000 euro e per raggiungere questo obiettivo sono in corso richieste di finanziamento istituzionale e di raccolta fondi in Francia e nel Principato di Monaco. La campagna di raccolta fondi è iniziata: se volete saperne di più cliccare sul sito della Fondazione Flavien: www.fondationflavien.com/faire-un-don

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