Monaco – Frontiere più digitali: arriva il sistema EES europeo

Cosa cambia davvero per chi vive tra Monaco e l’Italia, a partire dal 12 ottobre 2025, cioè quando entrerà progressivamente in vigore il nuovo sistema europeo di controllo delle frontiere Schengen?

Con un succinto comunicato stampa, il Governo di Monaco ha annunciato che l’ EES – Entry/Exit System, sarà una realtà che interesserà anche i residenti a Monaco a partire, gradualmente, dal 12 ottobre fino al 10 aprile 2026, data in cui sarà pienamente operativo. Ma in che modo impatterà sulla popolazione? In sostanza, il timbro manuale sul passaporto verrà sostituito da una registrazione digitale automatizzata, che raccoglierà dati personali e biometrici (impronte e volto) di chi entra o esce dallo spazio Schengen. L’obiettivo dichiarato dell’Unione Europea sarebbe quello di ‘rafforzare la sicurezza e monitorare i movimenti dei cittadini di Paesi terzi, cioè di chi non appartiene all’area Schengen, migliorando al tempo stesso la gestione dei flussi migratori’. Tuttavia dal 10 aprile 2026, quando il sistema sarà attivo in tutti i valichi, inclusi quelli utilizzati dai residenti del Principato di Monaco, qualche cosa cambierà. Ossia buone notizie, almeno in apparenza: infatti, secondo il comunicato ufficiale diffuso dal Governo monegasco, i cittadini e i residenti di Monaco non saranno soggetti all’EES, in virtù degli articoli del Codice frontiere Schengen e del Regolamento UE 2017/2226. Le carte di soggiorno monegasche — temporarie, ordinarie, privilegiate o per coniuge di cittadino monegasco — sono riconosciute come permessi di residenza validi nell’ambito Schengen. Ciò significa, in pratica, che chi vive realmente nel Principato potrà continuare a spostarsi tra Monaco, l’Italia e la Francia senza alcun cambiamento apparente. La differenza sostanziale sta però nella capacità di tracciamento che il nuovo sistema introdurrà. Se fino ad oggi i passaggi di frontiera — soprattutto a Mentone, Ventimiglia o Nice — erano di fatto poco controllati, l’EES renderà ogni movimento digitalmente registrato e verificabile. Per i “semi-residenti”, cioè coloro che dichiarano la residenza a Monaco ma trascorrono la maggior parte del tempo altrove, questo potrebbe rivelarsi un problema. Le autorità europee (e in particolare francesi e italiane) potranno, incrociando i dati, verificare la frequenza effettiva di presenza nel Principato. In futuro, tali informazioni potrebbero avere ripercussioni fiscali o amministrative, ad esempio nella valutazione della residenza reale ai fini fiscali o nel rinnovo dei permessi di soggiorno. E allora, cosa aspettarsi nei prossimi mesi? Il sistema sarà introdotto in modo graduale: dal 12 ottobre 2025 in alcuni valichi selezionati; dal 10 aprile 2026 in tutti i punti di ingresso/uscita Schengen.Il Governo del Principato assicura che gli Stati membri sono stati “sensibilizzati” per applicare correttamente l’esenzione monegasca, ma non si escludono tempi di attesa più lunghi ai valichi, soprattutto nei primi mesi di adattamento. Quindi, in sintesi, nessuna conseguenza diretta per i cittadini e residenti reali di Monaco, ma maggiore tracciabilità per chi vive fra due Paesi o utilizza la residenza monegasca solo formalmente; 0ossibili implicazioni future in ambito fiscale e doganale; e aumento dei tempi di controllo e della trasparenza dei movimenti transfrontalieri. In conclusione possiamo quindi essere abbastanza certi che l’ era dei passaggi “invisibili” tra Monaco e l’Italia sta per finire. Con l’EES, ogni ingresso o uscita dallo spazio Schengen lascerà una traccia digitale. Per chi vive davvero nel Principato, nulla cambierà. Ma per chi — come si dice spesso a Monaco — “vive altrove e dorme qui”, il sistema europeo potrebbe presto rendere tutto molto più trasparente…

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