MOiTO: Torino, la magica…

Ingredienti di questa edizione di MOiTO, Monaco incontra Torino, vi presentiamo il più inebriante degli elisir proveniente da un antico passato miscelato con estratto di luna piena e una goccia di rugiada. Di Silvia Giordanino, e ricerca fonti Anna Occulto

Cari lettori della vostra rubrica culturale preferita, a questo giro di MO i TO vi proponiamo una storia magica, com’è magica la città in cui accade. Vi troverete immersi in un’esperienza quasi mistica. Fate attenzione a passeggiare a Torino nelle notti di luna piena, potreste notare che quelle che alla semplice vista sembrano semplici statue nascondono un segreto. Ora chiudete gli occhi e immaginate…Il chiarore argentato della luna illumina i dettagli di quelle figure e rivela espressioni che sembrano raccontare storie dimenticate. Proprio quella notte, mentre i vostri stessi passi riecheggiano sui ciottoli, una dolce melodia si diffonde nell’aria, come un richiamo lontano.  Altri passanti si fermano, attratti dall’incanto, senza rendersi conto che la musica proviene proprio da quei busti silenziosi. Ecco che con inevitabile stupore,  vi accorgete che una delle statue, quella di un antico poeta, vi sorride. All’improvviso, un alito di vento inaspettato vi scompiglia i capelli e, in un batter di ciglia, vi trovate trasportati in un’altra era, circondati da artisti e letterati, tutti custodi dei segreti di Torino. In quel mondo sospeso, le statue non sono solo memoria, ma custodi di sogni e desideri. Per ogni storia narrata, una persona che aveva subito un sortilegio veniva liberata dalla maledizione che oscure presenze avevano posto in essere. Unica testimone la luna, silenziosa ora come allora. Non lasciatevi irretire dalle loro parole: dovete tornare al vostro tempo o rimarrete tra gli eterni, perché non sempre i suoni vengono dalla Poesia. Ricordate sempre che la città sabauda è nota per essere sede sia di magia bianca che nera. Il fascino nascosto di Torino attende la vostra scelta…Ndr Le statue in foto si trovano sul ponte Umberto I di Torino. Furono costruite da G. Reduzzi e L. Contratti. 

Foto by Antonino Fleris

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