Milano soprattutto.

Ogni volta che torno nella mia Milano è un tuffo al cuore.

Una parte di me la ama e un’altra ne prende le distanze. Vederla cambiare, allontanandosi dal ricordo della mia gioventù è motivo di lieve malinconia, ma prevalentemente lo è di orgoglio.

È una città rinata e in pieno sviluppo, un esempio di eccellente internazionalità e di accoglienza che non rinuncia un solo attimo alle proprie radici e ai propri costumi. Piazza del Duomo ha il ritmo della città turistica, tra stormi di giapponesi ben organizzati, uomini in completo scuro e le “sciure” che fanno shopping in galleria Vittorio Emanuele. Le ampie zone verdi ben curate, i mille locali sempre più belli ed accoglienti, il sole (il caldo) e il traffico poderoso, ma incredibilmente organizzato e corretto, rendono Milano una città davvero singolare. Una città amata da chi la conosce.

Chi parla ancora di freddo, nebbia e tristezza evidentemente non passa da quelle parti da vent’anni. Si ha da sempre la sensazione che qualsiasi cosa importante, si tratti di tendenza, cultura, spettacolo o business, passerà prima di qui. La sensazione è corretta, per questo Milano è a pieno titolo una delle capitali europee di “un sacco di cose”. Questa coscienza, questa pacata certezza radicatissima nei milanesi insieme a una identità cittadina fortissima unisce tutti, anche chi a Milano ci è arrivato dopo.

Questa è la sua vera forza.

Riccardo Pizzi

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