L’ufficializzazione di un Diploma interuniversitario (DIU) in diritto monegasco è l’ ultimo accordo firmato da atto Sylvie Petit-Leclair, Segretario di Stato monegasco per la Giustizia

Con il lancio del Diploma interuniversitario (DIU) in diritto monegasco, ufficializzato lo scorso 29 agosto 2024, presso il Palazzo di Giustizia di Monaco, Sylvie Petit-Leclair, Segretario di Stato monegasco per la Giustizia ha concluso prematuramente la sua missione, benché contestandone la decisione adendo alla Corte Suprema “per far annullare ciò che costituisce un licenziamento ingiusto, e anche per ottenere una sospensione dell’esecuzione”

Ad una bella notizia ne segue subito un’altra, ed è un po’ una prassi decisamente singolare per il Principato di Monaco che da anni, a colpi di comunicati stampa e repliche sui media, sta mettendo in discussione il suo proverbiale savoir faire sconvolto periodicamente da rivelazioni scottanti. Tra tutte, alle più eclatanti – ricordiamo il licenziamento ingiustificato, nel 2019, del procuratore Edouard Levrault, e poi, con il Dossier du Rocher – la presa di posizione del Sovrano contro il suo amministratore dei beni Claude Palmero, rimosso dalle sue funzioni nonostante quest’ultimo si dichiari vittima di un complotto, tanto da aver fatto ricorso contro questa decisione. L’ultima tegola, inattesa, arriva oggi, a due giorni dalla firma di una partnership educativa tra l’Institut Monégasque de Formation aux Professions Judiciaires (IMFPJ) e le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche delle Università della Costa Azzurra e di Aix-Marseille per istituire il primo Diploma interuniversitario (DIU) in diritto monegasco. Questo nuovo diploma interuniversitario, si legge dalla nota stampa, consentirà agli studenti di giurisprudenza di Nizza e di Aix-en-Provence di partecipare a un corso di formazione triennale in diritto monegasco. E , da settembre 2025, l’Université Paris-Panthéon-Assas, già coinvolta nelle discussioni, si unirà al partenariato didattico con l’IMFPJ. Si tratta dunque di un accordo che consente, tra le tante cose, di evidenziare come anche a Monaco i poteri legislativi, esecutivi e giudiziari dovrebbero essere indipendenti gli uni dagli altri. I documenti che sanciscono il partenariato tra gli istituti scolastici sono stati siglati da Sylvie Petit-Leclair, Segretario di Stato monegasco per la Giustizia, e dal professor Jeanick Brisswalter, Presidente dell’Université Côte d’Azur, alla presenza del Professor Yves Strickler, direttore scientifico dell’IMFPJ e iniziatore del progetto, e del professor Jean-Baptiste Perrier, nominato dall’Università di Aix-Marseille per gestire il progetto ad Aix-en-Provence, segnando un importante passo avanti per il diritto monegasco e per i futuri avvocati del Principato (ma per saperne di più consigliamo di cliccare qui). Ed ora la cronaca che riguarda proprio Sylvie Petit-Leclair, Segretario di Stato monegasco per la Giustizia che, con una nota diffusa il 30 agosto dal Palazzo di Monaco, viene congedata (prematuramente?) dal Sovrano che “la ringrazia per il lavoro che ha svolto alla guida del Dipartimento dei Servizi Giudiziari”. A lei subentra Samuel VUELTA SIMON, attuale ‘Procureur de la République près le Tribunal Judiciaire de Toulouse’, con effetto dal 16 settembre 2024. La reazione della Petit-Leclair, però, è decisamente plateale poiché, come è già accaduto per Claude Palmero, è stato scelto il quotidiano locale ‘Monaco Matin’ per annunciare con una nota il proprio disaccordo in merito alla decisione presa e, cosa ancora più eclatante, riferire ufficialmente di aver adito la Corte Suprema “per far annullare ciò che costituisce un licenziamento ingiusto, e anche per ottenere una sospensione dell’esecuzione”. Petit-Leclair, si legge nell’articolo pubblicato il 31 agosto nel quotidiano monegasco, si dice “profondamente disgustata dalle condizioni e dalla mancanza di motivazione del suo licenziamento”, e precisa di attendere “con fiducia le decisioni dei membri della Corte – Suprema”. Aggiungendo, cosa molto significativa, alcune considerazioni del suo ruolo di procuratore generale di Monaco, ricoperto dal 2018 al 2022, prima di essere nominata la segretaria di Stato alla Giustizia: “In questi ultimi anni, mi sono impegnata, instancabilmente e con determinazione, a lavorare a favore dello Stato di diritto a Monaco e a compiere gli sforzi essenziali per garantire che la giustizia vi funzioni in modo armonioso e in completa sicurezza e – indipendenza. Tuttavia, come l’ex amministratore del patrimonio della famiglia principesca, Claude Palmero, anche Sylvie Petit-Leclair afferma di meritare questo trattamento e aggiunge di non ravvedere nel Sovrano, il Principe Alberto II, l’autore di questa decisione. “Durante tutto il tempo trascorso al servizio della giustizia a Monaco, sono stata sostenuta dal Principe Alberto, le cui convinzioni sono note. Non riconosco quindi il Sovrano nella decisione di farmi partire prematuramente. Non posso che deplorare l’influenza dannosa del suo nuovo entourage che, visibilmente, non sembra avere gli stessi valori del Principe riguardo allo stato di diritto e all’indipendenza dei magistrati“. La faccenda, che nuoce comunque all’immagine che lo stesso Sovrano vuole per il suo Paese, sembra prendere direzioni inattese, a quanto pare, e di certo, vista la dichiarazione resa pubblicamente tramite un organo di stampa, potrà dare voce ad altri capitoli che non immaginiamo quali conseguenze possano portare a breve…

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