Lo smantellamento dell’Esplanade des Pêcheurs, le ragioni del Governo di Monaco

L’Affaire dell’Esplanade des Pêcheurs di Monaco, che ha coinvolto il Governo di Monaco condannato dal Tribunale a risarcire il costruttore Caroli a fronte dell’annullamento di un contratto siglato dall’ex Ministro di Stato Michel Roger e annullato dal successivo Serge Telle, è stato oggetto dell’emanazione di un testo di legge approvato, dai membri del Consiglio Nazionale con 13 voti su 16 (2 astenuti, BOERI Daniel e FRESKO-ROLFO Béatrice; 1 contrario, RIT Jacques), nel corso di una sessione straordinaria lo scorso 27 luglio 2022

“Gli interessi dei monegaschi e delle finanze pubbliche sono protette”. Il Governo di Monaco, attraverso un comunicato stampa, si è rallegrato per la votazione che ha permesso di approvare il progetto di legge n. 1057 relativo alla diversa destinazione dell’ Esplanade des Pêcheurs, Quai Rainier Ier Grand Amiral de France e parte di Quai Antoine Ier
Antoine Ier, in particolare di un appezzamento di terreno appartenente al demanio pubblico dello Stato. ‘L’adozione di questo testo da parte del Consiglio nazionale – recita il testo – consacra così un accordo tra lo Stato e i promotori del progetto, ponendo fine alla controversia che ha opposto le parti per diversi anni. Questo compromesso rispetta rigorosamente tre condizioni secondo le istruzioni del Principe Alberto II di Monaco: assicurare la sostenibilità del Gran Premio di Formula 1; garantire il sito da parte dei servizi di emergenza; e, infine, preservare gli interessi del Principato’. Grazie all’accordo raggiunto in consultazione con il Consiglio nazionale, le finanze pubbliche sono infatti preservati in quanto il promotore rinuncia all’esecuzione della sentenza dello Stato dalla Corte Suprema il 25 giugno 2020 a pagarle una somma aggiornata a 157 milioni di euro. Il protocollo tripartito che verrà firmato garantirà allo Stato di ottenere significative entrate finanziarie e donazioni, che si tradurranno nella costruzione di abitazioni, parcheggi, spazi commerciali e giardini pubblici, oltre alla creazione di un museo dedicato all’archeologia subacquea.

In occasione di questo voto, il Ministro di Stato ha sottolineato l’importante lavoro svolto insieme al Governo e al Consiglio Nazionale per raggiungere un accordo su tutti i punti in discussione, al fine di raggiungere una soluzione equilibrata’. La reazione del Consiglio nazionale di Monaco, invece, prende atto con soddisfazione dell’arbitrato di S.A.S. il Principe Sovrano Sovrano a favore della ricerca di una soluzione amichevole. ‘Questa ricerca di una soluzione amichevole, per non dover pagare la SAM CAROLI Immo, senza alcun compenso per lo Stato che la Corte di Cassazione ha infine fissato a 141 milioni di euro, è sempre stato sostenuto dal Consiglio nazionale. Questo posizione, ribadita in più occasioni dai rappresentanti eletti, non è stata adottata dal precedente Ministro di Stato (Serge Telle, n.d.r.). Recentemente, riferisce la nota, si è svolto uno scambio tra S.A.S. il Principe Sovrano e la Presidente del Consiglio Nazionale su questo tema. I rappresentanti eletti sono stati informati dell’annuncio di un programma modificato che comprende, in particolare, un nuovo edificio di proprietà dello Stato per l’alloggio dei monegaschi, assenti dalla progetto iniziale, che è positivo. Tuttavia, secondo l’articolo 33 della Costituzione, la disaffezione di una proprietà proprietà dal pubblico dominio può essere pronunciata solo da una legge, sottoposta alla al voto dei Consiglieri nazionali. Come indicato nel comunicato stampa del Palazzo di Monaco, il Governo “ha la responsabilità di ricercare i termini e le condizioni necessarie per condizioni necessarie per questa soluzione amichevole”. Il Consiglio nazionale, nell’ambito delle sue prerogative costituzionali, ha affermato che garantirà affinché l’accordo finale sia equilibrato. Nell’ambito del futuro studio del progetto di legge in questione, i rappresentanti eletti all’unanimità si propongono come garanti dell’economia del progetto, che sia rispettoso degli interessi dello Stato.

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